Pescara: il Consiglio approva la tassa di soggiorno

Nel pomeriggio , dopo sette giorni di discussione in Consiglio Comunale, la delibera sull’introduzione della tassa di soggiorno è passata con i voti della maggioranza.  Cuzzi:

“La volontà di lavorare vince sulla paralisi che ha impedito a Pescara di crescere negli anni e conquistare la visibilità che merita”.

 “In aula abbiamo sentito di tutto su quella che è un’imposta di scopo, tranne che una sostanziale contrarietà all’introduzione di un tributo che non grava sulle tasche dei pescaresi e che aiuta il nostro comparto turistico e strategico a riaccendere i motori – così l’assessore Giacomo Cuzzi alla fine della maratona consiliare – In Italia sono sempre di più i Comuni che hanno adottato tale tributo, ma Pescara è l’unica città ad aver ancorato il tributo a un piano marketing, che già nelle linee guida dice chiaramente come verrà impiegato. Questa era una delle premesse che abbiamo subito chiarito agli operatori del settore con i quali abbiamo condiviso tutto il percorso che ha portato alla delibera, tanto che lo stesso piano marketing è frutto di tale sinergia, in quanto elaborato dalla DMC Terre del Piacere, dunque da esperti che hanno messo al servizio della comunità la propria esperienza e le proprie competenze, facendo risparmiare all’ente il costo della redazione del piano. Il documento servirà a costruire un vero e proprio brand per la città, a porre le basi di una politica di promozione fatta i n modo concreta e con strumenti non improvvisati, com’è accaduto finora. Pescara non è una città d’arte, ma è un luogo dove la gente arriva e transita e cerca occasioni per restare. La tassa di soggiorno è intesa come contributo unico di scopo per rilanciare la vocazione turistica della città. Le risorse serviranno unicamente per attuare le azioni inserite nelle linee guida del piano marketing strategico della città di Pescara. Si passa da una concezione fai da te, che ha caratterizzato la politica degli ultimi venti anni, a una dimensione industriale del turismo.Come impiegheremo le risorse? Ecco alcune attività previste per il primo anno:1. City branding; 2. Portale, app e attività di social media marketing per lanciare il brand della città3. Servizi pubblici con destinazione turistica; 4. Recupero dei centri di informazione turistica; 5. Info point e recupero silos di Piazza della Rubblica, Urbanbox di Piazza Salotto; 6. Campagne di comunicazione del brand dell’immagine della città nei maggiori mercati di riferimento nazionali e internazionali con la creazione della “Pescara Tourism card” che darà vantaggi a coloro che verranno nella nostra città; 7. Grandi eventi di caratura nazionale ed internazionale capaci di produrre incoming come Xmaster Dj, Pescara Openday e Notte Bianca dell’ Adriatico che diverrà un vero e proprio format.Siamo riusciti a creare comunione d’intenti con le associazioni di categoria che da posizioni distanti ora condividono un percorso unico con l’Amministrazione e soprattutto aperto e trasparente. La tassa verrà monitorata dal tavolo per il turismo, già istituito, che seguirà gli investimenti e che una volta finita la fase sperimentale che durerà 3 anni ci inviterà a fare una valutazione complessiva su ciò che avrà prodotto la tassa di soggiorno e come calibrare meglio gli interventi.Pescara merita parliamo un investimento minimo di 1 euro per avere il respiro che le è mancato in questi anni e che ancora le manca per crescere.  Questa è la finalità, nulla toglie alla città e ai cittadini, anzi,  riuscirà a far tornare a muovere l’economia di un settore che aspetta e il futuro di una città che merita a causa di un centrodestra che ha mostrato tutta la sua incapacità propositiva anche nei 710 emendamenti tesi solo a paralizzare l’attività amministrativa”.