NAS in laboratorio arrosticini abusivo

NAS in laboratorio arrosticini abusivo, nei guai un noto ristoratore pescarese. Un ristorante del Pescarese rinomato per gli “arrosticini” preparava gli spiedini di carne di pecora in locali ‘clandestini’: le strutture sono state scoperte dai Carabinieri del Nas e chiuse.

L’ispezione rientra nei controlli condotti dai militari in Abruzzo, sulla filiera della carne e che hanno portato a sospendere altre due attività – una sempre nel Pescarese, l’altra nell’Aquilano – per gravi carenze igienico-sanitarie e assenza di autorizzazioni; circa 500 kg di carne non rintracciabile sottoposti a vincolo sanitario e sanzioni per 25mila euro. Nel noto ristorante è stato appurato che gli arrosticini erano preparati in locali abusivi, che non facevano parte dell’attività ristorativa. In collaborazione con il veterinario della Asl di Pescara, oltre allo stop all’attività del laboratorio, avviati a distruzione circa 50 kg di alimenti non rintracciabili. Vincolo sanitario, poi, per conserve alimentari sott’olio, prodotte in assenza di procedure documentate nel manuale di autocontrollo aziendale. Sempre in provincia di Pescara è stata sospesa l’attività di un operatore del settore, per aver permesso di lavorare, nei propri locali, a un altro operatore privo della relativa registrazione. Nei locali sono state rinvenute mezzene di bovino appese, a contatto con il pavimento. Il veterinario della Asl ha disposto la ‘rifilatura’ immediata. In provincia dell’Aquila è stata sospesa l’attività di una macelleria con annesso laboratorio di lavorazione carni trovati in pessime condizioni igienico sanitarie: muffe su pareti e frigoriferi, ruggine, sporcizia su pavimenti e attrezzature. Nel Chietino, inoltre, i Carabinieri del Nas hanno ispezionato un agriturismo all’interno del quale erano allestiti 130 coperti, circa il doppio del massimo consentito dalla normativa regionale di riferimento. Rinvenuti prodotti carnei e alcolici privi di informazioni utili a ricostruirne la rintracciabilità, che sono stati sottoposti a sequestro amministrativo e messi a disposizione del personale della Asl di Chieti per le valutazioni di competenza. E’ stata inviata, infine, una segnalazione al sindaco, per le violazioni in tema di strutture agrituristiche.