Ricostruzione L’Aquila. Tancredi parla oltre un’ora

E’ durato un’ora e quindici minuti l’interrogatorio di garanzia dell’ex consigliere comunale Pierluigi Tancredi nell’ambito dell’inchiesta “Redde Rationem” della Procura distrettuale antimafia dell’ Aquila.

L’ennesimo scandalo riguarda gli appalti affidati in modo diretto, relativi ai puntellamenti per la messa in sicurezza di edifici pubblici e privati danneggiati dal sisma. Sono indagate 19 persone tra cui progettisti accusati di truffa, e tecnici comunali, ai quali è stato contestato l’abuso d’ufficio.

Arrivato alle 9,50 nell’aula D del tribunale di Bazzano, Tancredi è stato un fiume in piena. E’ il suo avvocato Antonio Milo a spiegare ai giornalisti che “sono state fatte dichiarazioni importanti su cui il pubblico ministero Antonietta Picardi ora si riserverà di fare verfiiche. Avanzata la richiesta di revoca degli arresti domiciliari, sulla quale il pubblico ministero risponderà domani mattina. Tancredi, accusato di corruzione ed estorsione è considerato una delle figure di spicco dell’indagine.

Agli arresti domiciliari sono finiti anche gli imprenditori Maurizio Polisini e Andrea Polisini – rappresentanti della Edilcostruzioni Group Srl – e Mauro Pellegrini e Giancarlo Di Persio della Dipe Costruzioni. Una misura di obbligo di dimora e di firma è stata emessa nei confronti del faccendiere Nicola Santoro, per il quale l’avvocato Leonardo Arnese ha già fatto richiesta di riesame della misura cautelare.

Per tutti quella di oggi è giornata di interrogatori di garanzia. Per quanto riguarda Mauro Pellegrini, accompagnato dall’avvocato Massimo Carosi, non è stata ancora avanzata alcuna istanza, per la quale si attendono le dichiarazioni di tutti gli altri. Ha deciso di non rispondere ai giudici, invece, Giancarlo Di Persio, accompagnato dall’avvocato Riccardo Lopardi.

L'autore

Carmine Perantuono
Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.