Mare inquinato, tra alta tensione e sfiducia day

Annegate-due-persone-in-Abruzzo

Ancore tensioni per il mare inquinato. Al confine tra Pescara e Francavilla le analisi dell’Arta costringono le rispettive amministrazioni a ordinare il divieto di balneazione nei pressi di Fosso Pretaro. Il sindaco di Francavilla Antonio Luciani pronto a denunciare l’Aca, mentre il collega di Pescara Marco Alessandrini dovrà vedersela con la richiesta di sfiducia avanzata dal Movimento 5 Stelle.

Pensava che sarebbe stata un’estate tranquilla, sperava magari che la ripresa economica favorisse il turismo, confidava nel fatto che i lavori fatti d’inverno scongiurassero le fuoriuscite di liquami d’estate e che insomma l’impegno profuso impedisse di insozzare il mare per l’ennesima volta, per l’ennesima stagione. E invece no. L’incubo Fosso Pretaro torna ancora, torna sempre, incombe su quei 250 metri al confine tra Pescara e Francavilla, gettando nella disperazione due amministrazioni, una delle quali peraltro già provata dalla faccenda fognaria di via Balilla. Ma, mentre il sindaco di Pescara Alessandrini è alle prese con lo Sfiducia Day invocato dal Movimento 5 Stelle e che rischia di affossarlo, a Francavilla il sindaco Luciani nel fosso (Pretaro) ci va sul serio, nel senso che si aggira tra la gente, ascolta le lamentele dei balneatori, risponde alle domande dei bagnanti e conferma la decisione di presentare un esposto contro l’Aca, il cui intervento su Fosso Pretaro avrebbe dovuto risolvere il problema dello sversamento una volta per tutte.

“Io ci metto la faccia – dice Luciani – sono sempre sul campo. Vorrei sapere quanti di quei signori dell’Aca sono al lavoro alla vigilia di ferragosto”.