No Ombrina, emendamento congiunto dei parlamentari d’Abruzzo

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No Ombrina, emendamento congiunto dei parlamentari d’Abruzzo. Non si dà per vinto il Coordinamento No ombrina: anche dopo l’ok del Ministero continua la battaglia contro l’insediamento della piattaforma petrolifera davanti alla costa teatina. Sabato, a Pescara, si è svolto un incontro con i parlamentari abruzzesi.

Dopo l’appello lanciato dal Coordinamento si è tenuto l’atteso incontro con i parlamentari abruzzesi. L’invito è stato raccolto dalla senatrice Paola Pelino (FI), dai deputati Gianluca Vacca (M5S), Gianni Melilla (SEL), Vittoria D’Incecco (PD), Gianluca Fusilli (PD) e Fabrizio Di Stefano (FI). Il confronto sulla deriva petrolifera, con particolare riferimento al progetto “Ombrina Mare”, ha registrato una partecipazione politica trasversale, positivamente commentata dagli organizzatori.

“Abbiamo ribadito agli esponenti politici che oggi come oggi l’unica bandiera che il popolo abruzzese vuole veder sventolare è quella “No Ombrina Salviamo l’Adriatico”. Nei prossimi giorni sarà elaborato un emendamento anti-Ombrina alla legge di Stabilità attualmente in discussione alle Camere. Il testo dell’emendamento sarà preparato direttamente dal “Coordinamento No Ombrina” proprio per evitare qualsiasi eventuale strumentalizzazione di parte e sarà firmato da tutti i Parlamentari intervenuti che si sono impegnati a raccogliere le adesioni dei loro colleghi di partito, anche di altre regioni”.

Ai parlamentari intervenuti all’incontro è stato chiesto di verificare, nell’ambito dei loro poteri di controllo e del dovere di trasparenza della pubblica amministrazione, l’iter procedurale seguito dal progetto Ombrina.

In particolare, i politici intervenuti sono stati sollecitati a richiedere le documentazioni relative alle quattro società che si sono avvicendate, le rispettive capacità tecniche e finanziarie e gli incartamenti attinenti concessioni, sospensioni e proroghe rilasciate dal Ministero dello Sviluppo Economico.

“Ai parlamentari, come anche a D’Alfonso ed alla Regione Abruzzo, così come a tutti i Sindaci ed amministratori abruzzesi diciamo chiaramente che la nostra sincera collaborazione deve sempre intendersi come una sorta di “tregua armata” (metaforicamente parlando) perché siamo sempre vigili a monitorare e controllare ogni azione di rilevanza pubblica e non tollereremo furbate, disimpegni o manovre poco chiare. Anche noi, come i rappresentanti politici, dobbiamo rispondere ad un’investitura popolare che vuole garantite le sue legittime aspirazioni manifestate in tutti i modi possibili”.