Confindustria Abruzzo: timidi segnali di ripresa

Confindustria Abruzzo: timidi segnali di ripresa. E’ stata presentata stamani a Pescara la 37 esima Indagine Semestrale sull’Industria Abruzzese. Dai dati emersi, ha sottolineato il presidente di Confindustria Abruzzo, Agostino Ballone, emergono timidi segnali di ripresa. I settori maggiormente in crescita sono quelli dell’ automitive ed, a sorpresa, quello del mobile.

L’indagine, è stato detto, giunge in un momento cruciale per le prospettive di sviluppo della nostra regione. Dopo molti anni e dopo la più grave e lunga crisi del dopoguerra, i maggiori Istituti di previsione economica, infatti, sembrano concordi nel dare leggeri segnali di ripresa dell’economia e in particolare di quella italiana, in un momento in cui il Governo italiano ha avviato o preannuncia di voler avviare importanti riforme in materia di lavoro, di fisco, di amministrazione pubblica, di economia e sociale. In tal senso, sicuramente alcune delle riforme avviate, seppure perfettibili, sono da considerare abbastanza positive in termini di sostegno alla ripresa e all’occupazione e di assetto amministrativo (in particolare “jobs act” e “Riforma Madia”). Per l’Abruzzo, quindi, si tratta di cogliere con prontezza questo momento e le relative opportunità, consapevoli, peraltro, che i leggeri segnali di ripresa annunciati ancora non sembrano sortire i loro effetti nella regione. Anche nel semestre in esame, il primo del 2015, infatti permangono evidenti segnali di difficoltà in cui si evidenzia una scarsissima propensione agli investimenti da parte delle imprese e un tasso di disoccupazione, soprattutto giovanile, molto elevato. Il tutto, in una situazione economico – sociale e strutturale, che accosta sicuramente l’Abruzzo più alle regioni del sud che a quelle del centro nord. In questo contesto, forte è l’impegno di Confindustria Abruzzo nel voler ricercare e sviluppare tutte le iniziative e le proposte utili affinché la nostra regione possa agganciare i timidi segnali di ripresa in corso, accorciando il gap che lo separa dalle regioni più sviluppate. Ciò, anche ricercando e coinvolgendo le OO.SS. regionali e le altre Associazioni di Categoria, in uno sforzo comune teso a promuovere nei vari tavoli regionali ogni proposta utile alla ripresa degli investimenti e dell’occupazione. E’ un lavoro difficile perché i campi di intervento sono molteplici, le risorse finanziare scarse e gli scenari in cui operare e orientarsi sempre più mutevoli e veloci. Per Confindustria, comunque, il compito principale è quello di creare una situazione amministrativa e sociale e un habitat infrastrutturale e di servizi adatta a favorire nuovi investimenti e a creare, quindi, nuova occupazione, rilanciando l’Abruzzo in un nuovo percorso virtuoso di sviluppo. Buon utilizzo dei fondi nazionale ed europei, semplificazione amministrativa, fiscalità di vantaggio, aree industriali bene attrezzate e servite, infrastrutture materiali e immateriali, accesso al credito, innovazione e internazionalizzazione e reti di impresa che possano far crescere le PMI grazie anche al volano fondamentale costituito dalle grandi imprese, sono sicuramente alcuni dei principali temi su cui Confindustria Abruzzo sta impegnando maggiormente le sue risorse.

In questo quadro il lavoro svolto con continuità dal Centro Studi di Confindustria Abruzzo, vuole contribuire alla rilevazione ed alla individuazione delle criticità che condizionano le attività economiche regionali e di fornire, conseguentemente, ai decisori politici e Istituzionali elementi conoscitivi utili per l’elaborazione delle migliori scelte programmatiche. Una ricerca, quindi, che migliorando costantemente i metodi di rilevazione e analisi, è volta non solo a fornire dati statistici ma anche e soprattutto a porsi come una occasione di riflessione e confronto sui problemi e le criticità che caratterizzano i nostri territori e i nostri settori imprenditoriali. L’indagine, lo ricordiamo, si avvale di un campione di 200 imprese dell’Industria manifatturiera e 50 del Terziario avanzato sul quale viene monitorato semestralmente l’andamento congiunturale, a consuntivo e a preventivo, dei principali indicatori congiunturali (produzione, occupazione, materie prime, fatturato, investimenti, esportazioni, ecc.).

L’Indagine, inoltre, è completata da un rapporto, sempre semestrale, sull’ andamento del settore delle costruzioni, curato dall’ANCE Abruzzo. A corredo della pubblicazione è presente un’appendice statistica riportante i principali dati “strutturali” dell’economia abruzzese (dati sui tassi di disoccupazione e di attività, popolazione, occupati, indici infrastrutturali, ecc.).

Sintesi dell’indagine – Scarica qui

Il servizio del Tg8: