Le bollicine d’Abruzzo alla conquista dei mercati internazionali

Le bollicine d’Abruzzo pronte a conquistare i mercati internazionali. I risultati del progetto Spumanti Abruzzo DOP. I vitigni autoctoni abruzzesi confermano le aspettative.

Montepulciano, Passerina, Pecorino, Cococciola e Montonico si presentano in una nuova versione, festosa, e dalle mille imprevedibili occasioni in abbinamento e di consumo. In questo periodo di congiuntura economica fortemente negativa, Codice Citra, la più grande realtà vitivinicola abruzzese, in collaborazione con l’Università di Teramo e con il Centro di Ricerca Viticola ed Enologica d’Abruzzo, C.Ri.V.E.A. appunto, hanno deciso di dare vita ad un progetto di ricerca e di sviluppo per valorizzare la neonata DOP Abruzzo. Una denominazione territoriale che prende in considerazione le diverse attitudini varietali in funzione delle tecniche culturali e dei metodi di vinificazione.Alla luce del lungo percorso di sperimentazione e dai successivi consumer test è emerso che le cultivar che hanno rivelato le maggiori potenzialità per la spumantizzazione attraverso la rifermentazione in bottiglia sono nell’ordine, Pecorino, Montonico e Montepulciano. Peraltro le espressività di tutti i cinque vitigni sono state esaltate dalla presa di spuma che si è confermata un ottimo metodo per valorizzare le caratteristiche organolettiche delle uve. Dopo i saluti ed una breve relazione di Valentino di Campli, Presidente Codice Citra, ha preso la parolaLino Olivastri, Enologo Codice Citra il quale ha illustrato le potenzialità degli spumanti abruzzesi e le loro caratteristiche. A Davide Dias enologo e tecnico del CRIVEA è stato assegnato il compito di entrare nel dettaglio del disciplinare, mentre il Prof. Giuseppe Arfelli, enologo nonché docente della Facoltà di Bioscenze e tecnologie Agroalimentari ed Ambientali dell’Università di Teramo ha illustrato le caratteristiche alimentari e di salubrità degli spumanti. Presente all’incontro tenuto presso l’Auditorium Petruzzi in Via delle caserme a Pescara anche lo scrittore enogastronomo Paolo Trimani. L’incontro è stato presentato e moderato dal giornalista enogastronomico Alessandro Bocchetti.