Elettrodotto Villanova-Gissi: ‘autoaccusa’ del ministero

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Elettrodotto Villanova – Gissi. L’H2O denuncia: ‘Autoaccusa del Ministero dell’Ambiente in una nota a firma del Direttore Renato Grimaldi. Opere avviate senza la documentazione prescritta dal Ministero che, però, non ha bloccato tempestivamente l’opera’.

La denuncia, dettagliata e meticolosamente ricostruita, è del comitato H2O: ‘Il Ministero dell’Ambiente attraverso una determina del suo direttore generale ( Dr. Renato Grimaldi)  e un parere della commissione VIA, ammette la sua totale inadempienza sui controlli di una grande opera come l’elettrodotto Villanova – Gissi’. Con una nota del 24 dicembre 2015 il Ministero dichiara che ‘per 11 prescrizioni del suo Decreto di Compatibilità Ambientale del Villanova – Gissi, firmato da ben due ministri, ci sia stata un’ottemperanza tardiva perchè avrebbero dovuto essere soddisfatte e verificate prima dell’avvio dei lavori. Alcune erano di capitale importanza: organizzazione dei cantieri e impatto sulla popolazione, attività nei siti Natura 2000, taglio della vegetazione’. ‘Una situazione kafkiana – insiste l’H2O – causata integralmente dall’inadempienza ministeriale visto che TERNA aveva comunicato al Ministero dell’Ambiente il 28/03/2014 che l’avvio dei lavori ci sarebbe stato a maggio 2014’.

Perchè il Ministero dell’Ambiente (sic!) non ha sospeso i lavori nonostante fosse a conoscenza della mancanza di elaborati indispensabili anche per effettuare i controlli durante i cantieri? Perchè interviene dopo un anno e dieci mesi? Tra l’altro subito dopo l’avvio dei cantieri di maggio 2014 il Ministero è stato sommerso letteralmente di lettere e dossier di cittadini che gli spiegavano, con tanto di foto, che i lavori erano partiti. Reazione del Ministero? Nulla!’.

Ora, solo a lavori quasi finiti, il Ministero accerta che TERNA avrebbe dovuto consegnare gli elaborati progettuali prima, alcuni dei quali indispensabili per controllare i cantieri.

Ovviamente sarà nostra premura redigere un voluminoso dossier a cui stiamo già lavorando per la Commissione Europea. Chissà se apprezzeranno il neologismo coniato dal Direttore Grimaldi e dalla Commissione VIA di “ottemperanza tardiva”‘. 

DVADEC-00_2015-0000488_TERNA_ottemperanza_tardiva