Teramo, niente fondi per la Riccitelli

Non c’è pace per le istituzioni musicali abruzzesi. Dopo l’allarme per l’Isa, a dare notizia di note stonate è la “Riccitelli” di Teramo, esclusa dai finanziamenti ministeriali del Fondo Unico per lo Spettacolo.

Niente fondi per la Riccitelli di Teramo. La società, che da anni organizza cartelloni di musica, teatro e danza, è stata esclusa dai finanziamenti del Ministero. Dopo 37 anni di attività e 27 di finanziamenti ininterrotti, la Riccitelli è fuori dall’elenco delle istituzioni culturali ammesse a contributo dal Fondo Unico per lo Spettacolo per l’attività concertistica 2015. La storica società teramana, in un comunicato stampa diffuso oggi, si dichiara esterrefatta ed esprime “incredulità e indignazione” per una decisione inaccettabile per una organizzazione che, negli anni, ha portato a Teramo artisti come i Solisti dei Berliner Philarmoniker, Andrea Griminelli, Stefan Milenkovich, Massimo Quarta, l’Orchestra Sinfonica della Radiotelevisione Croata, Benedetto Lupo. Particolare curioso, il fatto che la Commissione che ha bocciato la Riccitelli quest’anno sia la stessa che l’anno scorso ne aveva valutato positivamente l’attività concertistica, aprendo la strada per l’accesso al Fus, i fondi ministeriali concessi alle attività culturali. Ora, alla consapevolezza delle enormi difficoltà economiche per l’anno in corso – che ha già subìto l’azzeramento dei fondi regionali e dei contributi di Provincia di Teramo e Camera di Commercio – si aggiunge anche quest’altra tegola.  La società Primo Riccitelli, nel garantire comunque la qualità artistica delle iniziative organizzate, non intende accettare passivamente la decisione e annuncia che attiverà ogni azione possibile per ripristinare condizioni essenziali di operatività. Al momento risulta già inoltrata una richiesta di accesso agli atti, allo scopo di conoscere le motivazioni che hanno condotto ad una scelta definita “inammissibile”. Successivamente si valuterà la possibilità di altre azioni, anche di natura legale, volte a ottenere il giusto riconoscimento.