Roccamontepiano: la devozione per San Rocco

San-Rocco

Roccamontepiano: la devozione per San Rocco. “L’Abruzzo é tra le regioni quella che ha conservato meglio il proprio patrimonio tradizionale e culturale” affermava lo studioso antropologo Alfonso Maria Di Nola .Tra le festività abruzzesi più sentite vi è quella legata al culto di San Rocco che richiama tantissimi turisti e pellegrini. in  particolare a  Roccamontepiano, paese della provincia di Chieti, dove  già nel 1600 esisteva una chiesa dedicata al Santo.

Nel piccolo centro che si trova ai piedi della Majella , la festività del 16 agosto rappresenta un evento popolare molto diffuso tanto e tale da portare in paese decine di migliaia di visitatori. Il santuario la grotta e la fontana vengono letteralmente presi d’assalto dai fedeli che cercano così di assicurarsi la protezione del Santo protettore dalla peste e dai mali  incurabili.  Dal terribile flagello della peste egli stesso, secondo la leggenda , guarì grazie alle amorevoli cure di un cane.  Rocco, nato nel 400 da una mobile famiglia di Montpellier , dopo la morte dei genitori si recò in Italia e si stabilì a Rocca Montepiano  dedicandosi a malati ed appestati. Persino l’illustre concittadino avvocato Giovanni Legnini, già Sindaco del paese , ex sottosegretario di Stato ed  attuale vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura, nonostante si trovasse in Canada per una breve vacanza ha partecipato alla processione di San Rocco, organizzata dai concittadini emigrati nel paese nordamericano. Il vice presidente Legnini ha preso parte , insieme all’ambasciatore d’Italia in Canada, alla celebrazione presso la chiesa di Sant’Anthony ad Ottawa. In processione le conche devozionali fatte dalle figlie degli emigranti, hanno sfilato  in corteo con la statua del Santo, fedele riproduzione voluta dagli italiani all’estero, a dimostrazione che le tradizioni sopravvivono al passare dei secoli e non conoscono confini .