New York: è morto Manocchia, decano giornalisti giuliesi

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Sabato scorso, a New York, è scomparso il decano dei giornalisti giuliesi e italo-americani, Lino Manocchia.

Ne hanno danno notizia i familiari, la direttrice della casa editrice “Artemia” di Mosciano Sant’Angelo, Maria Teresa Orsini e il collega di giulianovanews.it, Walter De Berardinis, amico personale del giornalista giuliese. Nonostante avesse da poco compiuto 96 primavere, l’anno scorso ancora dialogava via cavo e skype con la direttrice e i collaboratori della Artemia editrice, con cui si stava lavorando per l’ennesimo lavoro editoriale che seguiva lui stesso da New York. “Sono addolorata – afferma Maria Teresa Orsini – un giornalista dai modi cortesi e affabili. Una grande personalita’ e caparbieta’, dovuta – continua la Orsini – al fatto che aveva perso il papa’ (il giornalista Francesco Manocchia) sotto i bombardamenti degli angloamericani a Giulianova nel 1943/1944; ed era reduce dalla prigionia in Germania, dopo essere stato sul fronte balcanico. Abbiamo perso – conclude Maria Teresa – un grande italo-americano, sicuramente nei prossimi mesi lo ricorderemo come giusto che sia per le grandi personalita’”.

Anche il collega Walter De Berardinis lo ricorda cosi’: “alla fine del 1998 e gli inizi del 1999, in qualita’ di redattore del quotidiano online giulianova.it, di proprieta’ della societa’ ‘Genesi’ di Marco De Merulis, decidemmo di dedicare una rubrica da New York con il grande Lino Manocchia e successivamente emigro’ nella mia testata giulianovanews.it; poi segui’ la biografia mia e quella della scrittrice Alida Scocco Marini e successivamente due libri ‘Lino e il microfono’ (le sue migliori interviste con i grandi dell’epoca) e ‘Quando c’era la guerra’ (dove si ricordava il papa’ nella prima guerra mondiale), entrambi editi dalla Artemia editrice di Mosciano Sant’Angelo. Perdo un amico, un collega ed anche un pezzo di storia giuliese. Frequenti e notturne, le tante telefonate che Lino mi faceva perche’ dimenticava il fuso orario tra New York e Giulianova. Devo ringraziare il presidente dell’Ordine dei Giornalisti, Stefano Pallotta, che durante il premio ‘Polidoro’ a L’Aquila ci consegno una targa d’argento alla carriera per Lino Manocchia. Mi dispiace che le varie giunte regionali abruzzesi, nonostante mie sollecitazioni, non attribuirono mai la prestigiosa medaglia ‘Aprutium’ premio dedicato agli abruzzesi che si sono distinti fuori dai confini nazionali”.