“Cannavacciuolo vieni in Abruzzo a degustare gli arrosticini”

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L’invito di un ristoratore ad Antonino Cannavacciuolo alla luce della “tenzone” gastronomica che si sta consumando sulla pagina Facebook del noto chef, “reo” di aver scambiato gli spiedini napoletani per gli arrosticini abruzzesi.

Le parole dell’apprezzato chef Cannavacciuolo durante l’ultima puntata di Master Chef, hanno scatenato l’ira (bonaria) del fiero popolo d’Abruzzo. Un’onta, per i corregionali, il fatto che Cannavacciuolo abbia parlato di spiedini napoletani, mostrando, poi un arrosticino di pecora “nostrano”. Il popolo del Web ha scatenato una vera e propria “sheepstorm”, battaglia a suon di… pecore, sulla bacheca Facebook ufficiale di Antonino Cannavacciuolo. La pagina Abbruzzo di Morris ha lanciato l’offensiva, da lì centinaia e centinaia di messaggi di Abruzzesi “inferociti”, nel senso buono, a ricordare allo chef stellato che gli arrosticini sono un piatto tipico, anzi, identitario della nostra regione.

Ci siamo recato nel ristorante, hotel – boutique, BR1 di Montesilvano Colle, di Bruno Peca e dello chef Daniele D’Alberto: il direttore Francesco Cinapri che ci ha accolti con Cristina D’Alberto, ha commentato l’accaduto con un pizzico di ironia ma anche di amarezza:

“Se accade che un chef famoso non sappia che gli arrosticini siano un prodotto della nostra regione, vuol dire che non siamo abbastanza bravi a diffondere peculiarità gastronomiche d’eccellenza d’Abruzzo.”

Ma  Cinapri fa di più, invita Cannavacciuolo in Abruzzo nei centri dove gli arrosticini vengono sapientemente fatti a mano con una maestria che si tramanda di generazione in generazione.

“Magari lo aspettiamo a Farindola che è uno dei paesi più rinomati in fatto di arrosticini.”

E chissà che, Cannavacciuolo, si faccia perdonare accogliendo l’invito e degustando l’arrosticino abruzzese che di partenopeo ha ben poco.

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