Marsica: mille presenze all’Openday

openday1

Mille presenze per il primo week end dell’Abruzzo Open day summer nella Marsica.

Dalle lezioni di yoga e arrampicata a Petrella Liri, alle passeggiate con gli asinelli in Val Fondillo, fino alla scoperta della storia di Morino vecchio. Un boom di visitatori affascinati dal territorio, desiderosi di trascorrere una giornata all’aria aperta e di assaporare la cucina di un tempo hanno invaso le varie tappe dell’Open day curate nei dettagli dallo staff della Dmc Marsica. Nella riserva dello Zompo lo Schioppo decine di bambini hanno imparato a costruire le esche artificiali per la pesca e poi si sono divertiti nel trekking acquatico. Sono arrivati anche gli inglesi a Bisegna per il trekking delle fonti alla scoperta dell’origine dell’acqua. A Tagliacozzo sono arrivate da Roma e da diverse localita’ le atlete under 16 che prima si sono divertite nel torneo di pallavolo e poi, con le famiglie a seguito, hanno scoperto i tesori della Marsica con visite guidate ai Cunicoli di Claudio e al sito archeologico di Alba Fucens. Proprio i due scrigni archeologici del territorio hanno accolto centinaia di visitatori nel primo week end dell’Open day, piu’ di 100 persone hanno visitato le discenderie dei Cunicoli e altrettante si sono addentrate nei reperti della colonia romana ai piedi del Velino. Un vero e proprio villaggio dello sport e’ stato costruito a Petrella Liri, frazione di Cappadocia, con corsi di arrampicata, yoga, trekking e un’area dedicata allo street food di casa nostra. Entusiasmante il trekking animato con le letture delle Metamorfosi in Val Fondillo e il concerto all’aperto con i canti di Ovidio che hanno raggiunto complessivamente quota 150 presenze. Per chi poi e’ rimasto in citta’ si e’ potuto rilassare assistendo allo spettacolo del Lanciavicchio dedicato a “L’avventura di un povero cristiano” di Ignazio Silone, scoprendo una delle tante pagine dell’archeologica a chilometro zero con la mostra Marsica open archeology, allestita dalla soprintendenza per i beni archeologici, o i segreti del prosciugamento del Fucino negli spazi dell’Aia dei musei.