Teramo: Lectus Vox Populi, parola alla città

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Mancano poco più di 50 ore: poi una città si servirà della parola scritta da oltre 300 autori e di altrettanti lettori autorevoli, nella iniziativa del Comitato Lectus Teramo.

Perché si passerà, cambiando scenari e voce, da Shakespeare a Demetrio Stratos, dalla letteratura alta all’impegno civile, dal noir e alla cucina alle notizie estratte tra le mille e mille che hanno scandito sui giornali il tempo della nostra esistenza.
La scommessa era rompere il silenzio steso come un sudario su una città che troppo spesso si sente morta o moribonda e fra terremoto e calamità naturali ne ha certo motivo. Ed invece come dimostra Lectus e le centinaia di adesioni (e ci scusiamo con le molte respinte per mancanza di spazi, di tempo e di forze, ma giuriamo che se Lectus come ci auguriamo tornerà, le recupereremo: sono energie splendide e preziose) forse era solo addormentata.

In sintesi. Si leggerà: in carcere; in Prefettura, che aprirà le porte per Lectus; in Biblioteca Delfico (ed è un luogo speciale per storia e ruolo svolto nella storia culturale della città) in molte librerie (Tempo Libero, Empatia, Giuridica Giuffrè ); ma anche sotto le stelle dell’Osservatorio Astronomico d’Abruzzo (che riapre la cupola dopo due anni) e nel prestigioso Istituto Zooprofilattico (scienza e coscienza, un gioiello dal prestigio internazionale con il quale la città convive senza percepirne la forza); all’Università e alla Fondazione Tercas; all’Ipogeo e all’Arca il laboratorio per le arti contemporanee; e naturalmente nella nostra casa, che non a caso è una casa collettiva: il Comitato di Quartiere di San Berardo.

Si leggerà anche in una delle frazioni della città, a Nepezzano grazie alla collaborazione di Big Match e della pro loco. Ma si leggerà anche in luoghi meno istituzionali e forse più sorprendenti, come i locali frequentati dalla popolazione più giovane (il Co-working Wide Open dove troverete la nostra lettrice decana – 92 anni – nello store Sottosopra…) o invece un luogo esclusivo, che per la prima volta apre la sua porta a un’iniziativa cittadina laica: il Vescovado e il Duomo.

“Un appuntamento – spiega il Comitato Lectus Teramo – che ha impegnato e gratificato Lectus in modo speciale (ed è dunque particolarmente importante sottolinearne la portata) è quello con la lettura nella Casa Circondariale. Resa possibile dalla collaborazione fitta e approfondita con la sua Direzione e il team di operatori sociali che opera nell’istituzione, e dal laboratorio preliminare svolto dal comitato Lectus insieme ai detenuti e alle detenute. Per questo il momento di martedì 3 ottobre – dalle 9.30 alle 12 – è per noi davvero speciale. Altrettanto significativi gli appuntamenti che si svolgeranno all’Università di Teramo, dove tra i gli oltre 40 lettori e un un mix di ospiti che comprende gli apici didattici, gli studenti, il personale non docente e semplici cittadini di ogni categoria, saranno di nuovo presenti delle detenute in permesso speciale di uscita e di contatto con la collettività cittadina”.