Ud’A: “La caviglia in 3D”, le nuove frontiere della medicina

“La caviglia in 3D”, il titolo della due giorni, oggi e domani, organizzata dall’Università d’Annunzio a Chieti, in particolare dalla clinica Ortopedia e Traumatologica, per discutere delle nuove frontiere della medicina in questo settore.

Il Presidente del Congresso è il Prof. Roberto Buda (MED/33), Direttore della Scuola di Specializzazione in Ortopedia e Traumatologia, Direttore della Clinica Ortopedica e Traumatologica del P.O. “SS. Annunziata” di Chieti, Coordinatore del C.I. di Ortopedia del CdLM in Medicina e Chirurgia, nonché titolare dello stesso insegnamento (MED/33) in tutti i Corsi di Laurea e Scuole di Specializzazione di Area Medica in cui è previsto tale insegnamento.

PRESENTAZIONE DEL CONGRESSO

“In questi ultimi anni – scrivono gli organizzatori – lo studio e il trattamento delle patologie della caviglia hanno conosciuto un indiscutibile sviluppo. Il progresso scientifico in tale ambito ha introdotto numerosi argomenti di discussione al punto da poter oggi definire un ambito superspecialistico. Abbiamo perciò organizzato un convegno di due giorni focalizzato su quattro temi di elevato impegno scientifico e soprattutto di attualità immediata, invitando specialisti di altissimo livello nazionale.

Il primo argomento che verrà trattato è quello delle fratture, frequenti e spesso invalidanti. Tali lesioni sono oggetto di continue evoluzioni in senso diagnostico, terapeutico e riabilitativo, grazie alla innovazione degli strumenti di imaging ed alla evoluzione dei mezzi di sintesi.

Il secondo tema trattato sarà la “mininvasività” ed in particolare l’impiego dell’artroscopia nel trattamento delle lesioni intrarticolari della tibiotarsica. Saranno trattati i temi dell’impingement fibroso ed osseo, le lesioni cartilaginee e legamentose.

Il terzo tema trattato è rappresentato dalle lesioni traumatiche e microtraumatiche dello sportivo. Tale argomento è di evidente interesse, coinvolgendo molteplici figure professionali, dal medico di base passando per il radiologo, il fisioterapista, il medico dello Sport, il preparatore atletico ed in molti casi il chirurgo ortopedico. Particolare enfasi sarà data alle lesioni legamentose alla luce dei nuovi concetti di macro- e microinstabilità. Ampio spazio sarà dedicato alle tecniche infiltrative ed alle promesse della medicina rigenerativa.

Il quarto tema fa riferimento al trattamento della artropatia degenerativa cronica della tibiotarsica, la famigerata caviglia “end-stage”, che è sempre meno sinonimo di artrodesi grazie ai promettenti risultati dei nuovi disegni protesici e alle speranze della bioingegneria tissutale. Attualmente, infatti, in conseguenza dell’aumento della vita media individuale e delle richieste funzionali progressivamente più elevate, c’è un rinnovato interesse nell’individuare soluzioni ad hoc, capaci di assicurare risultati soddisfacenti con la minima invasività chirurgica e con l’apporto di biomateriali e farmaci sempre più performanti.

Siamo certi che i temi del congresso “La caviglia in 3D” sono occasione di confronto, discussione e interazione tra tutti i professionisti della salute a cui è rivolto”.

Prof. Roberto Buda, Dott. Andrea Pantalone, Dott. Danilo Bruni