“Torresi d’origine che hanno fatto grande Pescara”

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Dopo 10 mesi dall’incontro a Pescara, arrivano i primi risultati della ricerca “Identità e storie di famiglie. Torresi d’origine che hanno fatto grande Pescara”.

Il 7 luglio alle ore 20,30 presso il Parco dei Giusti a Torre de Passeri, l’Associazione culturale Talenti e Territori, in collaborazione con il Comune di Torre de Passeri, ha organizzato l’evento di presentazione, in attesa della pubblicazione definitiva, prevista per il prossimo autunno, che raccoglierà 40 storie di famiglie, ricostruite da Alessandro Sonsini, un inquadramento storico sull’economia pescarese del dopoguerra, curato da Tonio Di Battista e una prefazione di Costantino Felice che collocherà le vicende economiche pescaresi in un più ampio quadro regionale e nazionale.

Scopo della ricerca è riportare al centro dell’attenzione il tema dell’identità sociale e quindi del senso di appartenenza ad una comunità, partendo proprio dalla vicenda dei torresi che si sono trasferiti a Pescara, considerata esemplare per capire cos’è l’identità sociale, come si manifesta, da che cosa ha origine e in che misura le vicende storiche, il contesto geografico e il dna familiare influenzano i tratti distintivi di una comunità. Ricostruendo le 40 storie di famiglie, sono emersi con chiarezza due aspetti identitari della comunità torrese: il permanere di alcuni comportamenti e il persistere nell’occupare alcuni settori nevralgici dell’economia, in particolare quella dei grandi numeri.
Al primo aspetto vanno ricondotte l’intraprendenza, l’operosità, il senso degli affari, la tendenza a svolgere più di un lavoro, la capacità di intuire il momento del cambiamento.
Al secondo, la propensione ad operare nel settore dei trasporti con le sue articolazioni (vendita di automobili, vendita di carburanti, riparazioni meccaniche, vendita di servizi trasportistici), nel settore edilizio, nel settore alimentare e nel settore metalmeccanico. Oltre ad occupare il settore del governo di tutti questi processi economici, ovvero il settore della Pubblica Amministrazione.

Perchè riportare al centro dell’attenzione il tema dell’identità sociale? Lo spiega Alessandro Sonsini:

Benchè il tema sia nato nella prima metà dell’800 con l’idea di Nazione, di libertà, di individuo, di modernità, contro l’assolutismo monarchico, oggi sta tornando ad essere attuale per diverse ragioni. Innanzitutto per gli effetti crescenti della globalizzazione che, al di là di una serie di vantaggi innegabili, stanno assottigliando quelle differenze che caratterizzano un popolo da un altro, una comunità da un’altra; portando l’umanità verso una omologazione che significa la perdita d’identità. Poi per il fenomeno dello spopolamento delle aree interne, dei piccoli centri, e quindi anche di Torre de Passeri, che sta ponendo a chi amministra il problema di capire su quali basi riorganizzare il rilancio di queste aree, partendo da nuove aggregazioni territoriali che non possono che nascere da un’identità che le accomuni.
Ed infine per quello che sta succedendo con il fenomeno dell’immigrazione, che nel porre il problema della convivenza con queste nuove etnie, ormai inevitabile in un mondo con le frontiere aperte, ci porta ad interrogarci su quali debbano essere i principi-base della nostra identità che dobbiamo salvaguardare, in una società multirazziale. La ricerca quindi è tutt’altro che autoreferenziale, come potrebbe sembrare dal sottotitolo, né tanto meno vuole essere una operazione nostalgica per ricordare i tempi in cui alcune famiglie hanno abbandonato il paesello natio, in cerca di fortuna. Ma è soprattutto un’iniziativa per guardare ad un possibile futuro, personale, regionale, nazionale, tenendo sempre ben presente i tratti identitari che ci contraddistinguono.

I primi risultati che verranno mostrati comprendono: i nomi delle 40 famiglie che in modi, in tempi e con esiti diversi, hanno dato un contributo allo sviluppo della città di Pescara; famiglie presentate non in ordine alfabetico, cioè neutrale, asettico, ma in ordine di arrivo a Pescara, perché l’anno di arrivo è significativo della lungimiranza che ha contraddistinto alcuni famiglie rispetto ad altre nell’intravedere in Pescara un’opportunità; il nome del componente familiare che ha avviato il trasferimento a Pescara; l’anno in cui è avvenuto il trasferimento; il settore economico in cui ha operato; l’individuo che si è trasferito il mestiere o i mestieri che lo hanno contraddistinto ed infine gli sviluppi generazionali della famiglia. Il criterio con cui sono state scelte le famiglie è, per le famiglie che si sono trasferite a Pescara, l’esistenza all’interno di ognuna di esse almeno di un componente nato a Torre de Passeri o con un genitore o un nonno torrese; invece, per le famiglie che sono rimaste a Torre de Passeri, l’aver avuto una frequentazione significativa con Pescara. Quindi: un’attività lavorativa continuativa, un’apporto scentifico-culturale rilevante, un esercizio politico istituzionale, l’acquisto di uno o più immobili.

Aprirà l’evento la proiezione del documentario “Un paese ci vuole” realizzato da Alessandro Sonsini e concluderà la serata un momento conviviale accompagnato da un buffet.

Il servizio del Tg8:

APPROFONDIMENTO: “IL FATTO”

 

L'autore

Carmine Perantuono
Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.