Nuovo capitolo per il mondo venatorio teramano

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Nuovo capitolo per il mondo venatorio teramano. Si apre la fase due. Si è risvegliato il mondo venatorio in occasione del confronto che si è svolto a Castelnuovo Vomano, nella Sala Polifunzionale, organizzato dagli Ambiti territoriali di caccia, con la Regione Abruzzo e la Provincia di Teramo.

Oltre settecento persone in rappresentanza del mondo venatorio teramano e di quello agricolo per analizzare le diverse problematiche che da mesi interessano il settore e per confrontarsi sulle proposte che gli Atc Vomano e Salinello hanno presentato al fine di garantire un giusto equilibrio nel rispetto della normativa nazionale vigente.

All’incontro erano presenti l’assessore regionale con delega alla Caccia, Dino Pepe, il presidente della Provincia Renzo Di Sabatino, il sindaco di Castellalto, Vincenzo Di Marco che ha fatto gli onori di casa, il consigliere regionale Luciano Monticelli, il segretario provinciale del Pd, Gabriele Minosse e diversi dirigenti e funzionari regionali e provinciali. Con loro anche i rappresentanti delle organizzazioni agricole: Silvana Verdecchia, Massimiliano Volponi e Vincenzo Di Pasquale per la Coldiretti; Donato Di Marco e Pasquale Cantoro per la Cia; Mauro Cicconi per la Copagri. Presenze che confermano il valore intrinseco di questo incontro. Da tempo non si ricordava una partecipazione al confronto così numerosa e qualificata. Presenti anche dirigenti di Atc delle altre province abruzzesi.

Sul tavolo del confronto tre argomenti erano prevalenti: la validità dei corsi effettuati dagli Atc per censitore di beccaccia; le modifiche da apportare al regolamento per il prelievo degli ungulati e le abnormi restrizioni che negli ultimi anni ha subito il calendario venatorio. Nonostante ciò è stato messo in evidenza anche un tentativo in essere per sfiduciare i presidenti degli Atc Vomano e Salinello. Su questi argomenti l’assessore regionale Dino Pepe è stato molto conciliante dopo aver ascoltato le relazioni dei presidenti degli Atc Vomano e Salinello, Franco Porrini e Francesco Sabini, che hanno individuato le anomalie documentali messe in essere dall’ufficio Caccia della stessa Regione Abruzzo. In merito ai corsi di formazione svolti dagli Atc è stata ribadita la validità degli stessi, confermata dallo stesso presidente della Provincia Di Sabatino, nonostante i dirigenti della Regione non abbiano saputo giustificare, carte alla mano, la loro contrarietà. Questo nonostante la relazione del dirigente della Provincia, Antonio Flamminj, che ha chiarito la questione in maniera inequivocabile.

Sul regolamento degli ungulati l’assessore Pepe si è impegnato di organizzare un nuovo incontro a breve per apportare le modifiche riconoscendo le criticità emerse. In merito al calendario venatorio si è registrata una uniformità di intenti per migliorarlo e adeguarlo alle altre regioni italiane.

“Come Federcaccia – ha sottolineato il presidente regionale, Ermano Morelli – non possiamo non aver notato il diverso atteggiamento nei confronti del mondo venatorio della Regione Abruzzo e della Provincia di Teramo. Da un lato un assessore che solo adesso comincia un reale confronto con il mondo venatorio e agricolo scoprendo le criticità che da tempo abbiamo sollevato. Ci auguriamo che questa sua presa di coscienza serva a rivedere i rapporti tra i suoi uffici e le persone che ieri erano ad ascoltarlo. Dall’altra parte, invece, rimarchiamo il lavoro che in questi mesi la Provincia ha saputo portare avanti. Un dialogo costante, grazie al Presidente e al suo dirigente, che ha saputo realizzare un costruttivo e positivo rapporto con i due Ambiti territoriali di caccia. Positività che hanno da subito prodotto risultati che sono sotto gli occhi di tutti.”