Teramo, detenuto suicida morto per asfissia

“Ci conforta molto apprendere che dall’esito degli accertamenti disposti della magistratura sul corpo del povero ragazzo suicida nel carcere di Teramo è stato accertato che il decesso è avvenuto per asfissia”

“Questo mette a tacere voci insinuanti e illazioni davvero gravi e irricevibili che abbiamo sentito purtroppo girare”. Lo dichiara Giuseppe
Pallini, segretario provinciale del Sindacato autonomo polizia penitenziaria, auspicando che ora vengano predisposte “adeguate misure di sicurezza per i funerali”. “La morte del giovane – sottolinea il segretario – ci ha molto colpito ed esprimiamo ai familiari il più profondo cordoglio. Chiediamo però, in vista dei funerali ai quali parteciperanno anche parenti attualmente in detenzione, un adeguato cordone di sicurezza, con la partecipazione quindi anche delle altre forze di polizia, a fronte del clima di tensione che si è determinato con la morte
del giovane”.
Sulla vicenda interviene anche il segretario generale del Sappe, Donato Capece: “Abbiamo detto fin da subito, quando erano emerse le prime voci incontrollate sulla morte del giovane detenuto – afferma – di attendere con serenità gli accertamenti della magistratura perché sapevamo e sappiamo con quale professionalità e abnegazione si comportarono i nostri colleghi che lavorano nel carcere di Teramo. Avevamo evidenziato e ribadito che in molti avevano tratto giudizi affrettati, senza validi elementi e soprattutto senza alcuna prova. Apprendere,
dunque, che dagli esiti dell’autopsia disposta è emerso che il giovane è morto per soffocamento, e non per altro, ci conforta”.

Appello del sindaco di Teramo Gianguido D’Alberto al governo

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