Il Senato boccia l’emendamento sulla sospensione tasse post sisma

Via libera dal Senato al decreto terremoto che reca misure urgenti a favore delle popolazioni del Centro-Italia, interessate dal sisma del 2016. Il provvedimento ha ottenuto 204 sì, un solo no e 56 astenuti. Tra gli emendamenti bocciati quello relativo alla sospensione delle tasse post sisma.

Il decreto approderà alla Camera il 16 luglio per la discussione generale, il voto finale è previsto tra martedì 17 e mercoledì 18 luglio. E sulla votazione interviene in una nota la deputata del PD, Stefania Pezzopane la quale afferma:

“La bocciatura al Senato dell’emendamento sulla sospensione del pagamento delle tasse per le aree terremotate e’ un fatto molto grave. La maggioranza ha bocciato sia l’emendamento del Pd che quelli di Forza Italia e FdI. Una vera doccia fredda per l’intera comunita’ e per le imprese. Gli emendamenti erano stati accantonati con la promessa di una soluzione che pero’ evidentemente non sono stati in grado di trovare. Si tratta di una scelta in netta contraddizione con la propaganda fatta in campagna elettorale delle forze oggi impegnate nel fantomatico ‘governo del cambiamento'”. Cosi’ l’esponente dell’Ufficio di Presidenza del Gruppo Pd alla Camera.

“Spiace molto anche perche’ tutti i parlamentari eletti nei territori colpiti dal terremoto si erano impegnati a sostenere quella proposta che veniva incontro alle legittime aspettative di cittadini ed aziende. Ed invece poi hanno contribuito alla bocciatura degli emendamenti. Ovviamente – annuncia infine Pezzopane – il Partito democratico non si arrende dinnanzi a questa sciagurata decisione del Senato e ripresentera’ lo stesso emendamento con grande determinazione alla Camera. Sono gia’ al lavoro”.

IL COMMENTO DEL SENATORE E  PRESIDENTE DELLA REGIONE LUCIANO D’ALFONSO:

Il senatore e presidente di Regione Abruzzo Luciano D’Alfonso in una nota afferma :

“Esprimo tutta la mia riprovazione per la bocciatura – all’interno del decreto legge sul terremoto approvato oggi in Senato – dell’emendamento da me presentato per la sospensione del pagamento delle tasse nelle aree terremotate. Il Governo ha cassato l’emendamento nonostante le rassicurazioni e il presunto impegno in tal senso dei parlamentari abruzzesi di maggioranza. Si tratta di una condotta irresponsabile da parte di una classe dirigente che dovrebbe coltivare soluzioni vere per un problema così grave. Ad essere colpiti sono 320 soggetti tra imprese e persone fisiche residenti a L’Aquila e nel cratere sismico, per un ammontare di 75 milioni di euro. La battaglia proseguirà alla Camera; domani terrò una conferenza stampa sull’argomento”.