Scuola, Dirigenti scolastici in rivolta per i propri diritti

Scuola, Dirigenti scolastici in rivolta per i propri diritti. La grave condizione contrattuale della dirigenza scolastica è stata denunciata, nei giorni scorsi a Pescara, nel corso dell’Assemblea Regionale dell’Associazione sindacale Dirigentiscuola, alla presenza del  Segretario Nazionale Attilio Fratta e del segretario regionale, Annateresa Rocchi.

I Dirigenti scolastici italiani sono esasperati in quanto, è stato ribadito nel corso dell’Assemblea,  dal 2010 il loro contratto collettivo non viene rinnovato e, negli ultimi anni, il carico di lavoro e di responsabilità si è notevolmente aggravato.
Già nel maggio 2017 per una intera settimana il Sindacato Dirigentiscuola aveva organizzato una clamorosa protesta con un sit-in davanti alla sede del Ministero dell’Istruzione e con la partecipazione di dirigenti scolastici provenienti da tutte le regioni d’Italia, che avevano richiamato l’attenzione del governo su una situazione divenuta ormai insostenibile.
Oggi la ‘Dirigentiscuola’, unica associazione sindacale rappresentativa costituita ESCLUSIVAMENTE da dirigenti scolastici, presenta al tavolo contrattuale , recentemente avviato , una piattaforma per rivendicare i propri diritti, primo fra tutti la perequazione economica all’interno di una categoria, in cui , a parità di compiti e di ruoli , Dirigenti entrati nei ruoli in tempi diversi percepiscono retribuzioni differenti (agli ultimi entrati non si riconosce nessuna retribuzione di anzianità pregressa nel precedente ruolo di docenti) . Ancora più pesante é la sperequazione con gli altri dirigenti della pubblica amministrazione che pur avendo un minor numero di dipendenti ( 5/6 di norma contro i 100/150 dei Dirigenti Scolastici), minori responsabilità e ridotti carichi di lavoro,percepiscono stipendi molto maggiori.
Un dirigente scolastico, è stato detto,  non è solo responsabile della didattica e dell’amministrazione, ma di tanti servizi che vanno dalla sicurezza degli edifici scolastici , al benessere dei dipendenti e si trova ad operare spesso su più sedi, avendo la reggenza di altri istituti rimasti privi di dirigenti a causa di pensionamenti e dimensionamenti.
Da tempo i Dirigenti scolastici rivendicano il diritto ad essere valutati e retribuiti come gli altri dirigenti e ad ottenere il riconoscimenti di un lavoro che impegna in compiti stringenti che vanno dal soddisfare le istanze pedagogiche e formative degli studenti , al controllo del personale, alle relazioni istituzionali con enti ed agenzie del territorio, alle progettazioni europee che permettono alla scuola di ottenere fondi per migliorarne l’offerta formativa, alla gestione di cause civili relative al contenzioso in cui il Dirigente è chiamato spesso a rappresentare in giudizio la Pubblica Amministrazione.
Con questa iniziativa regionale la Dirigentiscuola intente far prendere consapevolezza a tutti i dirigenti scolastici della necessità di un’azione di lotta comune finalizzata a raggiungere gli obiettivi irrinunciabili del giusto riconoscimento della dirigenza scolastica e del suo ruolo fondamentale nella corretta gestione di un settore così importante della pubblica amministrazione.

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