Si registra un’importante apertura da parte dei vertici della Dayco di Chieti Scalo, l’azienda leader mondiale nella produzione di cinghie di distribuzione, i cui lavoratori sono giunti al quinto giorno di sciopero
Nelle prossime ore potrebbe essere convocato un tavolo tecnico per giungere ad una definitiva soluzione. I timori di sindacati e lavoratori sono nati dal fatto che la multinazionale ha affidato parte della lavorazione delle cinghie di trasmissione, pari al 3% della produzione, alla Novurania di Trento. Neanche il vertice in regione con il neo assessore alle attività produttive Tiziana Magnacca ha portato ad una soluzione della vicenda. Terminato il vertice, la delegazione sindacale è tornata in fabbrica, ha tenuto un’assemblea con i lavoratori e ha proclamato un nuovo pacchetto di sciopero. Altri tre giorni, da oggi a sabato. I vertici della multinazionale ribadiscono la disponibilità ad un’apertura. Oltretutto, ha aggiunto l’ingegner Carlo Fulgenzi, Direttore Operation Mondo, negli ultimi 4 anni l’azienda ha investito nei siti abruzzesi oltre 20 milioni di euro per la ricerca e l’efficientamento energetico. Non c’è nessuna volontà di delocalizzare la produzione ha sottolineato infine la dottoressa Silvana Roatta, Responsabile Personale Dayco Abruzzo, la quale si è detta dispiaciuta per la situazione che si è venuta a creare con i lavoratori. Anche perché ha aggiunto ancora “teniamo moltissimo a loro ed alle loro famiglie”.
IL SERVIZIO DEL TG8