Samira Lupidi: “La mia vita non é degna di essere vissuta”

Samira Lupidi: “La mia vita non é degna di essere vissuta”. Questo avrebbe confidato la giovane di Martinsicuro, in carcere in Inghilterra, dopo aver ucciso le sue figliole di 3 ed un anno in una casa famiglia di Bradford.

Intanto, nell’udienza di ieri davanti alla Crown Court, l’equivalente della convalida di arresto in Italia, Samira si é limitata, in collegamento video dal carcere, di rispondere si ad un paio di domande del giudice. Il suo avvocato, Alison Todd, sarebbe orientata a chiedere una perizia psichiatrica per la giovane che, ricordiamo, viveva protetta in una casa famiglia dopo aver denunciato il compagno, Carl Weaver, di violenze domestiche. A far trapelare la notizia circa le sue intenzioni suicide il procuratore di Bradford Philip Adams. Il prossimo 15 febbraio si terrà un’altra udienza per valutare l’esito della perizia psichiatrica ed eventualmente il processo vero e proprio comincerebbe il 9 maggio. Prima di tre fratelli, Samira ha comunque avuto una vita difficile, il padre vive nelle Marche dove svolge lavori saltuari, la madre brasiliana svolge attività di badante in Trentino, i fratelli vivono a Colonnella. Samira, dopo aver subito le violenze del suo compagno inglese, aveva trovato rifugio in una casa famiglia, ma, probabilmente, temeva che le potessero portare via le figlie, da qui l’insana decisione di togliere loro la vita, esattamente una settimana fa.