Rifiuti da Roma: oggi il vertice a L’Aquila

La richiesta ufficiale è arrivata: la giunta Raggi chiede alla Regione Abruzzo di utilizzare per un altro anno le discariche regionali accogliendo i rifiuti della Capitale. Decisione non scontata per il sottosegretario Mazzocca.

Visti i tempi, potrebbe essere scambiata per la letterina a Babbo Natale quella recapitata alla Regione Abruzzo dal Comune di Roma. Il “regalo” richiesto però è l’opposto dei profumi e dei balocchi che spesso si mettono sotto l’albero… soprattutto dei profumi, visto che parliamo di spazzatura. Il Comune di Roma, per mano dell’assessore alla sostenibilità Giuseppina Montanari, ha deciso di uscire allo scoperto per chiedere ufficialmente aiuto all’Abruzzo, anche in conseguenza delle esplicite dichiarazioni del presidente vicario della giunta abruzzese, Giovanni Lolli, secondo il quale la richiesta dell’Ama, la società comunale dei rifiuti, e quella della Regione Lazio non possono essere ritenute sufficienti. Se concesso, sarà un aiuto in proroga, visto che prolungherebbe l’accordo già esistente, che scade alla fine del 2018. La richiesta della giunta Raggi riguarda la possibilità di inviare in Abruzzo, nel 2019, altre 70.000 tonnellate di rifiuti romani, poiché la Capitale, che già presentava delle criticità, ora è decisamente in affanno a causa dell’incendio che ha distrutto l’impianto TMB Salario.

La risposta affermativa della Regione Abruzzo non è affatto scontata: proprio questa mattina Mario Mazzocca, sottosegretario alla presidenza della Giunta regionale e delegato ad ambiente e ecologia, incontra a L’Aquila i sindaci dei comuni di Sulmona, Avezzano e Chieti e altri soggetti interessati. Nell’incontro si parlerà solo di trattamento dei rifiuti, non di smaltimento, tema su cui la Regione si è già espressa categoricamente per il no. Raggiunto da Rete8, Mazzocca ha spiegato che prima di ogni decisione occorrerà valutare gli effetti sulla rete abruzzese.

“Come abbiamo già precisato, nel caso in cui la nostra risposta fosse positiva, riguarderebbe solo il trattamento dei rifiuti, non lo smaltimento, perché le nostre discariche sono capienti, in futuro, solo per quelli abruzzesi. La riunione di oggi (martedì 18 dicembre, ndr) partirà comunque dalla valutazione della sostenibilità regionale: abbiamo l’obbligo di tutelare il sistema regionale, che diversamente da quello del Lazio ha segnato progressi importantissimi (+16% di raccolta differenziata). Noi siamo usciti da tre procedure di infrazione, peraltro ereditate dal passato, abbiamo investito 36.000 euro per realizzare la rete regionale del riciclo, che contribuisce ai buoni risultati ottenuti. In Italia purtroppo ci sono altri che non comprendono come il valore della sostenibilità passi attraverso le buone pratiche e arrivi ad un economia circolare virtuosa per noi e per l’ambiente”.

Intanto interviene, in un comunicato, il sindaco di Chieti, Umberto Di Primio. 

“Nessun rifiuto di Roma verrà smaltito presso la discarica di Chieti né nelle altre discariche abruzzesi”. A dirlo, a fronte del paventato arrivo di rifiuti dalla Capitale, è il sindaco di Chieti, Umberto Di Primio, che oggi ha preso parte a un tavolo tecnico formato da amministratori e gestori di impianti, riunitosi alla Regione sotto la presidenza di Giovanni Lolli, presidente vicario della Regione Abruzzo. “Il presidente Lolli, con l’assenso dei partecipanti alla riunione, scriverà al sindaco Raggi, che ancora una volta ha brillato per la sua maleducazione istituzionale, chiedendole di formalizzare una richiesta, a firma sua, quale sindaco di Roma, avente ad oggetto il trattamento meccanico biologico dei rifiuti della capitale in Abruzzo” ha evidenziato Di Primio. “Tale richiesta si rende necessaria, in primis, perché ad oggi nessuna domanda da parte del sindaco di Roma Capitale è arrivata in Abruzzo e in secondo luogo per capire se Roma ha davvero bisogno di trattare i propri rifiuti organici fuori dalla regione, considerato che sia la Raggi sia il ministro grillino Costa hanno dichiarato che Roma non ha un’emergenza rifiuti. La verità – sottolinea ancora Di Primio – è che mentre l’Abruzzo e Chieti hanno una media di differenziata al 62%, e Chieti quando amministrava il Pd era al 28%, Roma amministrata dai Cinquestelle è al 42% e in due anni ha incrementato solo di 2 punti percentuali la differenziata. Aspettiamo – conclude il sindaco di Chieti – che il presidente Lolli scriva a Raggi chiedendole le garanzie che io stesso, in qualità di primo cittadino di Chieti, ho evidenziato essere necessarie a tutela delle comunità”.

Il servizio del Tg8