Regionali, Rotondi su esclusione Udc: “In Abruzzo patto segreto M5S – Lega”

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“In Abruzzo  patto segreto Lega – Movimento 5 Stelle”. Un fiume in piena, e lo aveva anticipato, il segretario nazionale della Democrazia Cristiana all’indomani dell’esclusione della lista Udc-Dc Idea da parte del candidato del centrodestra Marsilio.

Il segretario nazionale della Democrazia Cristiana, Gianfranco Rotondi, aveva annunciato clamorose rivelazioni a Pescara e così è stato durante una conferenza stampa, alla presenza dei segretari regionali dell’Udc Enrico Di Giuseppantonio e della Dc Angelica Bianco, dei candidati della lista Udc-Dc-Idea, dell’europarlamentare Lorenzo Cesa e del coordinatore nazionale della Dc Giampiero Catone. Rotondi ha svelato quelli che ha definito “retroscena”, anche riguardo ai veti sull’assessore regionale uscente Andrea Gerosolimo, la moglie Marianna Scoccia e il consigliere regionale uscente Mario Olivieri e all’esclusione dalla competizione elettorale del 10 febbraio della lista Udc-Dc e Idea da parte del candidato presidente del centrodestra Marco Marsilio.

“Si vuole far perdere l’Abruzzo al centrodestra e noi con questa lista siamo determinanti con il 6,6% che i sondaggi danno alla Democrazia Cristiana, – afferma Rotondi – siamo determinanti per la vittoria di Marsilio. E a sua insaputa lo eleggeremo presidente della Regione. Sono stato contattato qualche mese fa da amici giornalisti vicini ai Cinquestelle – ha spiegato – e mi hanno detto ‘guarda che ti candideranno presidente’. Io dico, guardate lo reputo davvero difficile, perché la mia sarebbe una candidatura debolissima. ‘Vedrai che cercheranno una candidatura debole – hanno aggiunto – e lungo la strada faranno di tutto per renderla ancora più debole, perché i patti sono che l’Abruzzo deve andare ai Cinquestelle’. Quindi quando si è manifestata questa candidatura di Marsilio che è persona rispettabile e da noi rispettata, io già mi sono messo un po’ insospetito; quando si sono inventati questo psicodramma dei candidati dell’Udc mi sono ricordato questa cosa, aveva ragione il giornalista ben informato, si vuole far perdere l’Abruzzo al centrodestra e noi con questa lista siamo determinanti con il 6,6% che i sondaggi danno alla Democrazia Cristiana, siamo determinanti per la vittoria di Marsilio. E a sua insaputa lo eleggeremo presidente della Regione.”

“Il gioco è stato scoperto”, ha detto Rotondi: “Un giornalista mi aveva detto che avrebbero chiesto a me di candidarmi per avere un nome debole e favorire i 5 Stelle in quello che sembra essere un accordo con la Lega”.

“Mi sembra chiaro – ha aggiunto il leader della Dc, Gianfranco Rotondi – che i Cinquestelle non possono fare alleanze e ci si arrampica sugli specchi per vedere come favorirli da una parte e come prendersene il favore dall’altra. La Lega va da sola in Piemonte perché lì le metteranno una testa di legno i pentastellati. È così chiaro. In Piemonte la Lega ha detto che corre da sola. Quindi il gioco è scoperto. La Lega ha due parti, si prende i consiglieri con il centrodestra e gestisce il potere con i pentastellati”.

Intanto, il candidato del centrodestra Marsilio, in una nota fa trasparire una velata apertura all’Udc

“Dopo la presentazione delle liste della coalizione di centrodestra abbiamo deciso, vedendo il nome di alcuni candidati, di rottamare la vecchia politica impedendo che personaggi legati con la precedente amministrazione trovassero una nuova vita legandosi alla mia candidatura. Sono persone che non avranno nulla a che spartire con il nostro governo in Regione”. Il candidato presidente alla Regione Abruzzo, Marco Marsilio, torna sulla questione legata a delle candidature nella lista del Udc per tracciare un nuovo percorso in vista della tornata elettorale del 10 febbraio.

“Non posso però rimanere indifferente – ha aggiunto Marco Marsilio – verso chi ha creduto con serietà di volersi impegnare in questa campagna elettorale mettendo in campo la propria persona e la propria esperienza di fronte ai cittadini abruzzesi. Candidati che hanno messo il loro volto per dare un futuro diverso all’Abruzzo. Voglio quindi valorizzare il loro impegno, che stanno profondendo giorno dopo giorno. Spero che domenica riuscirò ad accogliere queste persone così motivate ed averle al mio fianco, consentendo loro di fare campagna elettorale sotto il simbolo col quale si sono candidate, e con loro vicino vincere queste elezioni per dare il via a un nuovo corso politico in Abruzzo”.

Rotondi apprezza le dichiarazioni distensive di Marsilio:

“Ho letto e apprezzato le dichiarazioni di Marsilio. L’onorevole Cesa è in ritardo e per questo motivo per il momento sospendiamo la comunicazione degli atti che abbiamo pronti per i danni per quanto la coalizione ha fatto di illecito: avere pubblicato dei manifesti senza il simbolo della Democrazia Cristiana configura una serie di reati, una serie di danni che ovviamente non si esauriscono nel dibattito politico”. Lo ha detto il presidente nazionale della Democrazia Cristiana, Gianfranco Rotondi, a margine della presentazione della lista elettorale Udc-Dc-Idea alle regionali in Abruzzo del prossimo 10 febbraio. “E ovviamente le dichiarazioni del candidato presidente sono un inizio di un calumet della pace – ha aggiunto Rotondi – speriamo di poterlo fumare, ma ritengo doveroso aspettare dopo che avremmo deciso con Cesa perché questa lista è la lista della Dc e dell’Udc, e i candidati contestati sono dell’Udc. Quindi è corretto che si pronunci l’onorevole Cesa

Puntuale l’intervento dell’europarlamentare oggi a Sulmona per la presentazione delle liste: 

“Marsilio sapeva tutto. Lo avevo detto a lui e ai vertici di Forza Italia che nella lista dell’Udc erano stati inseriti Marianna Scoccia e Mario Olivieri. Il responsabile di quello che è accaduto sono io, perché ho voluto la Scoccia in lista e ho voluto anche il senatore Marco Marsilio candidato presidente del Centrodestra. Da oggi si chiude la polemica e si farà dappertutto quello che stiamo facendo adesso davanti a una platea così vasta”. Lo ha detto il parlamentare europeo e segretario nazionale dell’Udc Lorenzo Cesa a Sulmona, nel corso della presentazione della candidature, alle regionali in Abruzzo del 10 febbraio prossimo, del sindaco di Prezza (L’Aquila), Marianna Scoccia, e del consigliere comunale di Castel di Sangro (L’Aquila), Andrea Liberatore. “Con Marsilio ricomporremo la situazione e già ci siamo mossi in questo senso. Sono orgoglioso di quello che ho fatto, e ci ho messo la faccia con convinzione”.

Sulla polemica a distanza tra il candidato presidente del centrodestra Marco Marsilio ed i vertici di Udc-Dc-Idea la nota di Giovanni Legnini:

“Le rivelazioni che l’onorevole Rotondi ha fatto oggi hanno dell’incredibile. Secondo quanto da lui riferito vi sarebbe da tempo un accordo tra i due partner di governo – Lega e 5 Stelle – per favorire i 5 Stelle in Abruzzo e questa sarebbe la ragione per la quale il centrodestra ha scelto un candidato non abruzzese e debole. Si tratta di affermazioni che denotano il caos che regna nella coalizione di destra, dove da mesi si susseguono accuse reciproche e attacchi tra alleati. Ciò dimostra che si tratta di una coalizione divisa e molto lontana dai problemi della nostra regione e conferma la necessità di darle una rappresentanza forte e autorevole. La rivelazione dell’onorevole Rotondi ha ancora più dell’incredibile, se si considera che comunque i voti del suo partito, l’Udc, vanno a sostegno del senatore Marsilio, che tuttavia ha disdetto l’accordo di coalizione lo stesso giorno di presentazione delle liste. Appare sempre più chiaro che non vinceranno né Lega né 5 Stelle ma la nostra coalizione civica e popolare.”