Regionali in Abruzzo: si vota il 10 febbraio, il centrodestra annuncia ricorso

Sciolte le riserve sulla data delle prossime elezioni regionali in Abruzzo al termine di un vertice svoltosi nel pomeriggio a L’Aquila tra il presidente reggente Lolli, il presidente del Consiglio Regionale Di Pangrazio e la presidente della Corte d’Appello de L’Aquila Fabrizia Francabandera.

In un precedente incontro la Francabandera aveva chiesto di consultare una documentazione specifica prima di prendere una decisione. Oggi pomeriggio l’incontro decisivo nel quale la presidente della Corte d’Appello avrebbe segnalato l’impossibilità di andare al voto entro la fine dell’anno, indicando in febbraio il primo mese utile. Avallata questa ipotesi il presidente Lolli ha dunque indicato nella data di domenica 10 febbraio quella più idonea. Già domani sarà firmato e pubblicato il decreto per la convocazione dei comizi elettorali . Tuttavia su questa data si registrano le prime reazioni, in particolare quella del consigliere regionale di Forza Italia Mauro Febbo che ritiene inaccettabile la decisione ed annuncia un ricorso del centrodestra al Tar. Dura reazione anche dal capogruppo di Forza Italia Lorenzo Sospiri che in una nota dichiara:

“Ho già chiamato i nostri legali per impugnare dinanzi al Tar la folle scelta della giunta regionale di indire le prossime elezioni regionali per il 10 febbraio. Ritengo tale decisione non condivisibile, non corretta, contraria al bene dell’Abruzzo e che determinerà un evidente sperpero di denaro pubblico”.

Lo ha annunciato il Capogruppo di Forza Italia alla Regione Abruzzo Lorenzo Sospiri commentando la decisione del Presidente Lolli di indire le elezioni il prossimo 10 febbraio 2019.

“Il Presidente Lolli, con il garbo che lo contraddistingue, mi ha personalmente comunicato che intende indire le elezioni per il 10 febbraio 2019, peraltro Giorno del Ricordo delle vittime delle Foibe – ha detto il Capogruppo Sospiri -. L’ho ringraziato per la cortesia, l’ho salutato, ma è evidente che sarà battaglia sul profilo legale. Ho già interpellato i nostri legali per impugnare al Tar la decisione, come già avvenuto in altre Regioni, una decisione che contrasteremo in ogni sede possibile. Non solo: considerando che Forza Italia non sta in Regione per scaldare sedie a spese degli abruzzesi, a partire dalla scadenza dei 90 giorni dallo scioglimento dell’assise determinata dalle dimissioni dell’ormai ex Presidente D’Alfonso, ovvero dal 22 novembre, sino al ritorno alle urne, noi restituiremo i soldi delle indennità, tolte ovviamente le tasse.

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