Polizia Pescara, il “Taser” per scoraggiare i violenti

Due giorni fa un ispettore di Polizia aggredito da un rom al Pronto soccorso di Pescara, ieri mattina un 55 enne, originario di Roma, ha aggredito un medico e gli infermieri al Pronto soccorso di tagliacozzo affollato di pazienti. Due dei tanti episodi di violenza in cui gli Agenti di Polizia sono chiamati a far rispettare l’ordine con mezzi inadatti. I sindacati chiedono la dotazione in tempi brevi del “Taser”, la pistola elettrica utile come deterrente.

Il sindacato di Polizia interviene per lanciare un appello alle autorità competenti per accelerare i tempi per dotare il personale in servizio dei “Teser”, le pistole elettriche che Polizia Carabinieri e Guardia di Finanza stanno sperimentando ormai da quattro anni in undici città italiane. Stamani ai microfoni del Tg8 Orazio Colantuono Segretario provinciale del Siulp, Vincenzo Colangelo Segretario provinciale del Siap e Walter Massimiliani Segretario provinciale del FSP hanno ribadito la necessità di dotare gli agenti degli strumenti idonei per mantenere una distanza di sicurezza con gli aggressori e l’aumento del personale. I dati del 2017 parlano di 2695 casi di agenti di Polizia aggrediti con un aumento del 28% rispetto all’anno precedente. Lo Stato, è stato detto, dovrebbe garantire con norme più severe gli agenti di Polizia.  La pistola elettrica, che attraverso una scarica ad alto voltaggio immobilizza per alcuni secondi la persona colpita, secondo noi, costituisce un buon deterrente ed uno strumento sussidiario di lavoro utile ad evitare il contatto, visto che gli incidenti, talvolta avvengono quando c’è contatto fisico tra gli agenti e le persone fermate. Il suo uso, può rendere più sicuro ogni tipo di intervento, atteso che sempre più spesso, durante la nostra attività di polizia, ci troviamo a respingere resistenze difficili da gestire e operiamo in condizioni di criticità con soggetti che agiscono sotto l’influenza di sostanze stupefacenti e dell’alcol oppure in preda a un raptus. E non di rado, nonostante il nostro addestramento e la nostra professionalizzazione, dopo una colluttazione, ricorriamo a cure mediche ospedaliere per i danni fisici riportati.

Il servizio del Tg8