Pittrice scomparsa, disposto nuovo test genetico

Pittrice scomparsa, disposto nuovo test genetico. Integrazione di perizia su pc, cellulari e pen-drive. Una perizia genetica, cui potrebbe seguirne una di tipo merceologico, oltre all’integrazione degli accertamenti sui dispositivi elettronici sequestrati.

Altri esami tecnici verranno eseguiti su ordine del pm di Ancona Andrea Laurino nell’inchiesta per l’omicidio di Renata Rapposelli, la pittrice 64 enne residente ad Ancona, scomparsa il 9 ottobre dopo essersi recata a Giulianova a casa del marito Giuseppe Santoleri e del figlio Simone, e ritrovata morta il 10 novembre a Tolentino vicino al greto del fiume Chienti. Sono in corso intanto verifiche sul pc e su una pen-drive di Simone da cui potrebbero essere già emersi elementi utili per le indagini. Coniuge e figlio di Renata Rapposelli avevano riferito di una lite tra Giuseppe e la pittrice, per contrasti di tipo economico, e che Giuseppe avrebbe poi accompagnato in auto la moglie a Loreto (Ancona) perché lei voleva andare a pregare nel Santuario della Santa Casa. Questa versione dei fatti non convince gli inquirenti, che hanno indagato marito e figlio della vittima per concorso in omicidio. Per ricostruire la dinamica del delitto e cercare elementi che possano collegare i due sospettati all’assassinio, la Procura ha disposto una serie di perizie. Dopo l’autopsia, condotta in due tempi, gli investigatori del Ris dei carabinieri hanno svolto esami sull’auto di Santoleri e prelievi vicino al corso del fiume per permettere al perito Giampietro Frison di svolgere alcune comparazioni. Ora si eseguiranno esami anche su cuscini, lenzuola e federe prelevati in casa degli indagati ma anche su fogli di carta trovati addosso al cadavere e su buste di plastica rinvenute nella zona dove il corpo è stato trovato. Oggi i medici legali Loredana Buscemi e Federica Alessandrini hanno iniziato a valutare reperti biologici da cui estrarre il Dna. Potrebbero seguire presto accertamenti di tipo merceologico su alcuni oggetti. Intanto l’analista forense Luca Russo, già incaricato di svolgere la perizia su due pc, una pen-drive e alcuni telefonini, riceverà l’incarico di effettuare accertamenti su altri cellulari (in tutto ora sono 11, nove dei Santoleri e due di Renata) e tre sim-card.