Pescara, mercato etnico ancora al palo

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La mancanza della necessaria variante al piano regolatore tra le cause che ritardano l’ultimazione del nuovo sito per le bancarelle: a Pescara il mercato etnico è ancora al palo.

Era stato fatto tutto in fretta e furia: il mercatino dei senegalesi un giorno c’era e il giorno dopo non c’era più e il Comune di Pescara si era trovato in un certo imbarazzo a dover spiegare perché, pur sapendo di dover restituire le aree occupate dalle bancarelle, aveva “dimenticato” di immaginare un sito alternativo. Poi l’immaginazione arrivò, ma non piacque ai residenti di via De Gasperi. Così, tra una polemica e un comitato, si pensò ad una soluzione alternativa, individuata in uno dei tunnel non utilizzati del complesso edilizio della stazione ferroviaria. Tutto risolto? Macché. A otto mesi dall’avvio del cantiere allestito per adeguare il sottopasso di via Ferrari, del mercato etnico non c’è traccia e i senegalesi stanno ancora in mezzo a una strada, chi più chi meno. Intanto tutti, loro e i cittadini, si chiedono se l’impegno assunto dal Comune – la ripresa dei lavori dopo le feste – verrà mantenuto o se l’intervento resterà ancora una volta impantanato. Luna, uno dei rappresentanti degli ambulanti senegalesi, conferma che dal Comune avevano ricevuto rassicurazioni in merito alla ripresa dei lavori a gennaio, ma ad oggi è ancora tutto fermo. Il fatto è che le cose sono un po’ più complesse, mancano sia la variante al piano regolatore sia l’associazione che dovrà coordinare il nuovo mercatino, che tra l’altro dovrà essere privo di paccottiglia taroccata e riservato solo all’artigianato originale.