Pescara: “Il cattivo odore viene dal fiume?”

Pescara: “Il cattivo odore viene dal fiume”, starebbe emergendo questo dalle verifiche che i tecnici stanno effettuando in questi giorni, ne é convinto anche Alessio Schiavone, il titolare del sansificio che a microfoni spenti, spiega a Rete8 il suo punto di vista.

Il suo stabilimento, gestito insieme al fratello, rilevato poco più di un anno fa dal Gruppo Scibilia, in Via Strada della Torretta, a due passi dal cementificio verso est e della Fater ad Ovest, produce prevalentemente materiale per il riscaldamento domestico, in particolare pellets ricavati dalla sansa, il nocciolo dell’oliva.  12 dipendenti, anche il sabato mattina al lavoro per le consegne, la sua azienda – ci dice – rispetta tutti i parametri imposti per quanto riguarda le emissioni e sul cattivo odore che imperversa da giorni a Pescara:

“Siamo operativi dal 17 ottobre se fossimo noi la causa é da allora che si sarebbe dovuta sentire la puzza, perchè, invece, solo in questo periodo? Tra l’altro la portata della nostra ciminiera non é in grado di arrivare fino al centro di Pescara”

In realtà, in questi giorni, si starebbe facendo strada un’altra ipotesi da parte di chi sta effettuando le indagini, ipotesi confermata dallo stesso Schiavone:

“Molti frantoi (come emerso da numerosi accertamenti della Guardia Costiera ndr.) scaricano acqua vegetale al fiume, non a caso il cattivo odore si sente maggiormente in zona Questura dove il fiume ristagna”

Intanto Forum H2o e l’associazione “Pescara PuntoZero” si scagliano contro l’amministrazione comunale rea di aver sottovalutato la questione:

“Ricordiamo che il sindaco é il principale responsabile della salute dei suoi cittadini e su questa vicenda avrebbe dovuto prendere iniziative piuttosto che fare finta di nulla come sempre – precisa Loredana Di Paola del Forum H2o – sarebbe stato opportuno chiedere delucidazioni all’Arta o a chi di dovere”

Massimo Melizzi dell’Associazione “Pescara PuntoZero” spiega le ragioni per cui si é deciso di presentare un esposto in Procura:

“Ci sono sentenze della Cassazione che considerano il cattivo odore come perseguibile anche se le emissioni rientrano nei parametri di legge. In più in questi giorni – prosegue Melizzi – abbiamo raccolto numerose testimonianze di gente che ha avuto problemi di natura respiratoria e reazioni allergiche. Siamo convinti che l’Autorità Giudiziaria verificherà fino in fondo se ci sono state responsabilità terzi.”

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