Pescara, F.I. denuncia lo stato di abbandono del Parco Collodi

“L’erba alta che si estende sul sentiero pedonale, e ha parzialmente ricoperto i pochi giochi presenti per i bambini, giochi che rischiano di scomparire sotto il verde dominante di rovi e arbusti, che nessuno ha provveduto a tagliare. Da un lato, lasciata accanto alla recinzione, la segnaletica di denominazione dell’area, dopo che i vandali hanno evidentemente staccato da terra la piccola struttura, e al cancello una catena che di fatto impedisce l’ingresso del pubblico e la fruizione dell’area ai bambini del quartiere”.

 

Sono queste le condizioni vergognose e imbarazzanti in cui versa il Parco Collodi, in via Fonte Romana, un’area realizzata e inaugurata con le scolaresche della zona nel 2010 e che oggi, in piena stagione primaverile, versa in uno stato di totale abbandono, inaccettabile e inconcepibile da parte del sindaco Alessandrini che dubitiamo sappia anche dove si trova quel parco. Ovviamente chiediamo l’immediato intervento dell’amministrazione per la bonifica e il ripristino della struttura, in modo da consentirne la regolare e piena fruibilità da parte dell’utenza”. Lo ha detto il Coordinatore cittadino di Forza Italia Guido Cerolini che, dopo le segnalazioni dei cittadini, ha effettuato un sopralluogo sul posto verificando le affermazioni degli utenti.

“Il Parco Collodi c’è, ma non si vede – ha detto il Coordinatore Cerolini -. A impedire l’ingresso nell’area verde è una grossa catena che chiude il cancello in modo irreversibile durante tutta la giornata, di fatto la struttura è inaccessibile e in completo abbandono. Dall’esterno è evidente la boscaglia fitta che si è creata dentro il parco, segno che da molti mesi nessuno ha pensato di entrare per potare le piante o semplicemente tagliare erba, cespugli, ormai cresciuti in maniera disordinata, raggiungendo, in alcuni punti, anche il metro d’altezza, ricoprendo parzialmente il percorso pedonale di pietrisco e, soprattutto, arrivando a lambire i pochi giochi presenti, tanto che a oggi è visibile solo la torretta in legno con lo scivolo, difficile, però, da raggiungere senza prima superare la fitta vegetazione. Invisibili le panchine, che pure c’erano, e abbandonata nel degrado la piccola struttura in legno e plexiglass che era stata installata il giorno dell’inaugurazione con una citazione di Collodi. La struttura è stata divelta da terra, probabile azione di vandali, e ora giace contro la recinzione, tra cartacce e rifiuti vari, senza che nessuno si sia preoccupata di restituirle dignità. Una tale situazione è inaccettabile e inspiegabile: innanzitutto non comprendiamo perché quel parco rimanga chiuso tutto il giorno visto che, a quanto ci risulta, il sindaco Alessandrini aveva affidato il servizio di apertura e chiusura dei cancelli di tutte le aree verdi della città, servizio in parte svolto da alcuni operatori esterni, in parte dalla stessa Attiva. Chiediamo dunque oggi di sapere chi dovrebbe materialmente aprire quel parco la mattina, e di fatto ciò non avviene, lasciando fuori tutte quelle famiglie della zona, nonni o mamme che, proprio in primavera, solitamente portano nei parchi i propri bambini per assaporare il primo caldo e sole dopo il lungo inverno. Ma soprattutto chiediamo al sindaco Alessandrini perché il Parco Collodi versi nel completo abbandono: chi avrebbe dovuto provvedere alla sua manutenzione ordinaria ed evidentemente non lo ha fatto? Perché il verde non è stato curato come previsto dal Regolamento, perché da mesi l’erba oggi alta non è stata tagliata? Chiaramente – ha aggiunto Cerolini – chiedo che tale grave disservizio venga subito eliminato ripristinando le opportune condizioni di salubrità e sicurezza nel Parco, anche perché quell’erba alta diventa facile luogo di proliferazione di ratti e insetti. Ma soprattutto chiedo che quell’area torni a essere fruibile e frequentabile dal pubblico esterno”.