Pescara città senza rughe: Armin Linke alla galleria Vistamare

È stata inaugurata sabato 23 febbraio e proseguirà fino al 18 settembre, alla galleria Vistamare, la mostra di Armin Linke ispirata alla definizione coniata dallo scrittore Giorgio Manganelli: “Pescara città senza rughe”.

La quarta personale di Armin Linke a Vistamare di Benedetta Spalletti conferma la volontà della gallerista di concentrarsi su progetti legati al territorio. ‘Senza rughe’ è la definizione che lo scrittore Giorgio Manganelli diede della città di Pescara nella raccolta di scritti intitolata ‘La favola pitagorica’. Il senso è da intendersi come riferito ad una città priva di passato e in perenne giovinezza, diventata per l’autore un punto di partenza per un viaggio inedito lungo tutto l’Abruzzo.

 

“Armin Linke – si legge nelle note della galleria Vistamare – sceglie di procedere alla stessa maniera e raccoglie, attraversando l’Abruzzo, un patrimonio identitario dei luoghi e del territorio attraverso una lente che offre un ritratto di una regione tra rappresentazione fotografica e intersezione della memoria collettiva. Le 24 fotografie presentate sono una serie di appunti e schizzi: un progetto di mostra costruito lungo una serie di itinerari che si rivelano essere dialoghi. Le immagini sono frammenti di un viaggio che testimonia un Abruzzo laboratorio di paesaggi e tipologie fisionomiche, rivelato dal susseguirsi delle stagioni e negli stereotipi della rappresentazione dei territori. Tracce storiche, come quelle ritratte nei bei borghi antichi di Città Sant’Angelo e Pescocostanzo, si sovrappongono alle infrastrutture satellitari della Piana del Fucino e agli scorci montuosi della Majella e del Gran Sasso. Lontane da una concezione ‘elegiaca’ del territorio abruzzese, le immagini di Linke, prive di presenza umana, ne smascherano la muta testimonianza nei segni stessi che l’individuo lascia al suo passaggio. Emerge da queste foto la potenza ancestrale di un paese lontano che lo stesso Manganelli definì ‘grande produttore di silenzio’. Linke continua la sua ricerca sullo studio del paesaggio e del territorio, iniziata a Matera – Capitale europea della cultura per la mostra Blind Sensorium”.

 

Armin Linke è nato a Milano nel 1966. Regista e fotografo, le sue opere sono state esposte in tutto il mondo: Padiglione
Germania alla XXII Triennale di Milano, Milano (IT), ZKM Karlsruhe (DE), PAC Milano (IT), Haus der Kulturen der Welt, Berlino
(DE), Centre de la photographie Genève (CH), Biennale di Venezia (IT). Nel 2017 gli è stata assegnata una commissione alla Thyssen-Bornemisza Art Contemporary Collection (AT) e vincitore del Kubus Sparda Art Prize (DE) del 2019. Ha vinto un Premio speciale per il miglior lavoro con “Alpi” alla IX Mostra Internazionale di Architettura La Biennale di Venezia. Opere di Linke sono conservate in numerose collezioni pubbliche tra cui il Museum of Applied Arts, Vienna, AT, Kunstmuseum Stuttgart, DE, Kunstmuseum Munich, DE, BAK, Utrecht, NL, Guggenheim, New York, US, MAXXI, Rome, IT, Deutsche Bank, Francoforte, DE, GAM, Torino, IT, Canadian Centre for Architecture, Montreal, CAN, FRAC, FR, Centre Pompidou, FR e Tate Modern, UK.
Vive e lavora a Berlino.