Pescara: atterraggio d’emergenza per passeggero pericoloso

Quaranta minuti di paura per i passeggeri del volo Blue Express Panorama partito alle 16,45 da Tirana e diretto a Roma-Fiumicino. Un passeggero, albanese di circa 30 anni, dopo pochi minuti dal decollo ha cominciato a dare in escandescenza con urla rabbiose e minacce rivolte ai passeggeri terrorizzati. L’aereo è atterrato a Pescara dove l’uomo è stato arrestato.

Accanto aveva il padre che ha preso a picchiare in volto ripetutamente. Sono intervenuti alcuni passeggeri e il personale di bordo per cercare di calmarlo, ma l’uomo era sempre più agitato. Vedendo che gli atti violenti contro l’anziano padre e le minacce si ripetevano pericolosamente è intervenuta anche una passeggera seduta vicino che è riuscita a calmare l’uomo a tratti facendolo parlare dei suoi problemi anche grazie alle tecniche acquisite di coaching e relazioni interpersonali. L’aereo è poi atterrato a Pescara dove l’uomo è stato arrestato e il padre subito portato in ospedale.

IL RACCONTO DI UN PASSEGGERO – ANSA- All’inizio ho avuto un po’ di paura perché quel ragazzo minacciava i passeggeri dicendo di avere una pistola. Era molto agitato, urlava forte, dava pugni in faccia la padre che cercava di fermarlo. Ma ho capito che aveva bisogno di parlare, e lui stesso gridava cercando aiuto alle donne italiane che erano sul volo”, racconta Simona Gori, direttore generale dell’azienda italiana Consulcesi Group, che si trovava oggi pomeriggio a qualche sedile di distanza dall’uomo albanese che ha dato in escandescenza sul volo Tirana-Roma della Blue Express Panorama e che ha costretto il comandante ad un atterraggio di emergenza a Pescara. “Diceva di avere un debito di 40 mila euro e che gli avevano rubato la moglie. Mi sono decisa a intervenire, gli ho chiesto come potevo aiutarlo, l’ho sollecitato a raccontarmi la sua storia”, ricostruisce la manager. “Sono stati minuti concitati, ho cercato di tenere impegnato quel ragazzo, anche per distoglierlo dall’anziano padre che continuava a picchiare. Gli ho offerto dell’acqua, gli ho spiegato che lì quei soldi non li avevo, ma gli ho detto che potevamo parlare di cosa era successo”, dice ancora, “lavoro in un’azienda leader nella formazione, sono abituata a trattare con le persone, in quel momento volevo solo che quel ragazzo diventasse meno aggressivo, che smettesse di infierire sul padre. Ho chiesto al comandante se potevo sedermi vicino a lui per parlare meglio, ma non mi ha dato il permesso. C’era molta tensione tra i passeggeri, tanto spavento quando quell’uomo si è messo a scavalcare i sedili correndo verso il fondo dell’aereo. Alla fine siamo atterrati a Pescara, sono saliti sei poliziotti e l’hanno portato via”. Una brutta avventura, ma per i passeggeri solo tanto spavento. L’aereo è poi ripartito da Pescara ed è atterrato a Fiumicino alle 19.30.