Penne, in sciopero il mondo della moda

Penne, in sciopero il mondo della moda. Lunedì 21 novembre manifestazione regionale nel centro vestino. Le Segreterie Nazionali di Filctem Femca Uiltec hanno proclamato lo sciopero di 8 ore per il mancato rinnovo del Contratto Nazionale per le aziende del Tessile e dell’Abbigliamento.

La trattativa, a distanza di 6 mesi dalla scadenza del CCNL, si è interrotta a causa della indisponibilità delle controparti a rivedere le modalità di individuazione ed erogazione degli incrementi salariali e per le richieste di riduzione dei diritti e il ruolo negoziale delle Organizzazioni Sindacali territoriali e delle R.S.U. , – denunciano le sigle sindacali.
L’associazione datoriale vuole espressamente ridurre il potere della contrattazione aziendale, inserendo nel contratto nazionale la disciplina in materia di organizzazione del lavoro. Per filctem-cgil femca-cisl uiltec-uil la contrattazione aziendale e territoriale resta il fulcro del confronto sui temi legati alla produttività. Il CCNL deve continuare ad essere uno strumento agile ed utile a lavoratrici/lavoratori ed imprese per disegnare congiuntamente modelli organizzativi flessibili ed efficaci in un settore così complesso.
Le imprese del mondo tessile, – denunciano i sindacati -, non vogliono sottoscrivere un ccnl che risolva i problemi e affronti le difficoltà.
Il 21 novembre i lavoratori del settore tessile e dell’abbigliamento dell’Abruzzo si ritroveranno a Penne
per uno sciopero di 8 ore con una manifestazione regionale
alla quale parteciperà, in rappresentanza delle tre sigle sindacali, il Segretario nazionale della Femca Cisl Mario Siviero.
Lo sciopero non si fermerà a Penne ma continuerà con una manifestazione nazionale, perché dopo anni di lavoro condiviso non si possono negare i diritti per garantire competitività alle aziende trascurando l’importante discussione sull’ industria 4.0 che attraversa, da nord a sud, il Paese.
Nonostante la volontà, più volte espressa, dalle Organizzazioni Sindacali ad affrontare le problematiche hanno preso atto che l’Associazione Datoriale, SMI Sistema Moda Italia, sembra interessata esclusivamente a ridurre diritti e salari attraverso l’affermazione di un nuovo modello contrattuale. Questa posizione ha costretto le Segreterie nazionali e la Delegazione Trattante alla rottura del Tavolo Negoziale e l’organizzazione di una capillare campagna di assemblee informative in tutte le aziende del comprato tessile.
Dopo oltre 20 anni il settore torna allo sciopero e lo fa in difesa del CCNL un comparto dove la contrattazione di 2° livello, per cultura e per dimensione aziendale, stenta ad affermarsi. Per Filctem-Femca-Uiltec è irrinunciabile il ruolo regolatore e l’autorevolezza salariale del contratto nazionale e si impegnano a mettere in campo tutte le iniziative sindacali e mediatiche utili alla ripresa e alla positiva conclusione del confronto.