Parco Costa Teatina: Rischio “colata di cemento”

Parco Costa Teatina: Rischio “colata di cemento”, l’allarme giunge da una nota della Stazione Ornitologica Abruzzese dopo aver consultato la bozza di Decreto d’Istituzione del parco predisposta dal Commissario De Dominicis.

Il primo punto riguarda la cosiddetta “Via Verde” che al momento é vincolata per 150 metri a monte e a valle dell’ex tracciato ferroviario. Secondo la proposta di perimetrazione molte aree a monte ricadrebbero in Zona 2 nella quale sarà permessa nuova edificazione in aree agricole. Sempre riguardo alla “Via Verde” all’Art. 4 comma 1, pur precisando il divieto alla realizzazione di nuove strade, s’indica un’esenzione generica per “la mobilità delle persone”, certamente per realizzare la pista ciclopedonabile, ma in teoria anche per costruire un’autostrada. Quindi, si legge nella nota, si chiede di escludere questa deroga. Alla luce della nuova perimetrazione  lo scorso 28 maggio il Comune di S.Vito ha approvato una variante al PRG destinando 12 ettari , in zona agricola a pochi passi dal sito d’interesse comunitario “Fosso delle farfalle”, all’attività turistico-ricettiva e poche settimane fa é stato presentato un piano di lottizzazione che prevede oltre 100 mila metri cubi  di nuovo edificato per un insediamento di circa 1200 abitanti. Si potrà continuare a costruire ex novo nelle zone agricole senza neanche l’autorizzazione  dell’Ente Parco, mentre le riserve esistenti a Punta Aderci e Lecceta di Torino di Sangro, scompariranno per essere inglobate nel Parco rischiando di perdere i vincoli dei piani di assetto vigenti. Sono inoltre numerosi i siti d’interesse comunitario (osento, Lecceta, Fosso delle Farfalle e Marina di Vasto), ma nella bozza non c’é alcun riferimento alla loro tutela. Ambigua anche la parte riguardante l’uso di fitofarmaci nelle zone agricole, in parte apparentemente proibito, in parte no perchè si fa riferimento al Piano Nazionale sui fitofarmaci che non pone alcun vincolo.