Omicio Rapposelli, domani si apre il processo

Si svolgerà domani presso il tribunale di Teramo la prima udienza del processo per l’omicidio della pittrice Renata Rapposelli.

Un caso di cronaca che ha destato grande attenzione da parte dei media nazionali. Per via della presenza di numerose trouppe televisive la parte civile ha chiesto un procedimento a porte chiuse.  La richiesta però è stata respinta dal giudice Flavio Conciatori che presiede la corte d’assise. A presentarla è stata l’avvocato Annamaria Augello che rappresenta la figlia della vittima. Si tratta della figlia e sorella dei due imputati Giuseppe e Simone Santoleri, padre e figlio, che ormai da anni non ha più rapporti con i familiari.  Giuseppe e Simone Santoleri da maggio sono in carcere per omicidio volontario aggravato con il padre che accusa il figlio di aver ucciso la madre e di averlo costretto a tacere. Il primo è assistito dall’avvocato Alessandro Angelozzi del foro di Ascoli, mentre Simone dagli avvocati Gianluca Carradori e Gianluca Reitano. Nel voluminoso fascicolo messo insieme dal pm hanno assunto una rilevanza particolare le intercettazioni ambientali catturate in carcere non solo tra Simone e altri detenuti in cui l’uomo avrebbe lasciato intendere un suo coinvolgimento, ma anche quelle tra Giuseppe e altri reclusi. Simone, e fino a qualche mese fa anche Giuseppe, ha sempre respinto ogni accusa sostenendo che quel 9 ottobre del 2017 ha incontrato la mamma a Giulianova ma poi il padre l’ha accompagnata a Loreto e qui lasciata. Ovviamente di diverso avviso inquirenti e investigatori secondo i quali la donna, sarebbe stata uccisa nel primo pomeriggio dopo essere arrivata a Giulianova per vedere ex marito e figlio, strangolata al termine di una lite, con il corpo caricato in auto e scaricato sulle rive del Chienti, a Tolentino.

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