Montepulciano d’Abruzzo marchio nazionale collettivo

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E’ definitiva la registrazione del marchio nazionale collettivo del Montepulciano d’Abruzzo che proprio in questi giorni compie 50 anni. Soddisfatto l’ex assessore regionale alle politiche agricole Febbo.

“La Registrazione definitiva del marchio nazionale collettivo del Montepulciano d’Abruzzo e’ un risultato storico, fondamentale e strategico per tutta la filiera economia che ruota intorno al nostro vino”.

Cosi’ il consigliere regionale di Forza Italia Mauro Febbo che aggiunge quanto segue:

“Adesso, vista la mancanza di ricorsi, l’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi (UIBM) potra’ procedere a rendere definitiva la Sentenza della Commissione Ricorsi e proseguire l’iter di registrazione a livello nazionale della nostra DOC come marchio riconoscibile in tutto il mondo. Questa sentenza della Commissione Ricorsi dell’UIBM, che riconosce definitivamente l’identita’ territoriale della nostra denominazione di origine piu’ importante”, afferma l’ex assessore alle Politiche Agricole della Regione Abruzzo Mauro Febbo, “e’ la controprova che quello che avevamo sottoscritto del 2012, attraverso un apposito Protocollo di Intesa tra Consorzio di Tutela Vini d’Abruzzo, Consorzio di Tutela del Vino Nobile, Regione Abruzzo, Regione Toscana e Ministero delle Politiche Agricole, ossia il riconoscimento di entrambe le denominazioni a livello di identita’ territoriali e di mercato, la loro coesistenza ed il reciproco rispetto, era la strada giusta. Probabilmente i toscani si sono dimenticati degli impegni assunti quel giorno al Ministero ed hanno cercato in tutti i modi in questi cinque anni di ostacolare i legittimi e dovuti passaggi tecnici che il Consorzio ha attivato per la tutela del nostro Montepulciano d’Abruzzo. La qualita’, l’identita’ e la seria promozione – conclude Febbo – devono continuare ad essere le principali caratteristiche del nostro vino e dei nostri produttori che sono per l’Abruzzo i veri ambasciatori nel mondo delle bellezze e dei sapori della nostra Regione”.

Il servizio del Tg8