Mare sporco- Alessandrini minimizza, per lui il mare è…calmo

Mare-sporco-Marco-Alessandrini

Polo azzurra, viso rilassato e nessuna voglia di raccogliere il guanto di sfida che praticamente mezza città gli ha lanciato. Così oggi il sindaco Alessandrini.

Rientrato ieri dalle ferie in alta montagna e oggi al lavoro, ad attendere il sindaco di Pescara c’era una scrivania invasa di carte, documenti, lettere, mozioni ( due e di sfiducia) e analisi dell’Arta. Eppure, come e più di sempre, il primo cittadino ostenta la massima tranquillità sulla vicenda del mare sporco e del divieto di balneazione firmato ma mai reso pubblico. Si dice “sereno su quanto la magistratura intenderà approfondire e verificare”, ” indifferente rispetto alle mozioni di sfiducia a lui indirizzate dalle opposizioni”, ” dispiaciuto per quanto l’intera vicenda ha scatenato nell’opinione pubblica”, ma sopratutto ribadisce, ancora una volta, che “non si sente affatto reo di chissà quale colpa grave avendo sempre e scrupolosamente fatto solo l’interesse di cittadini e bagnanti”. Nessun consigliere ombra a mal indirizzarlo, nessuna leggerezza nella gestione del divieto:

” Il mare di Pescara non si è improvvisamente trasformato in un Gange pericoloso essendo, quest’anno, nelle stesse identiche condizioni di due, tre e quattro anni fa. Inoltre, mi sfugge il motivo per il quale avrei dovuto tacere, sorvolare o peggio ancora mettere a rischio la salute delle persone se non fosse che in realtà non vi era alcun pericolo”.

Quanto alle denunce all’indirizzo del Palazzo, che avrebbero già raggiunto quota 30:

“Le attendo per leggerle e capire la correlazione medica tra i malori accusati e le condizioni dell’acqua del mare di Pescara. Sono certo che anche in questo la verità è prorpio il caso di dire…verrà a galla!”.