M5S Pescara, nuovi scenari per l’esondazione del fiume

M5S Pescara, nuovi scenari per l’esondazione del fiume. Il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici da ragione al M5S e boccia il progetto. Le enormi vasche di laminazione in cemento, proposte dalla Regione Abruzzo, non risolvono il problema dell’esondazione del fiume Pescara.

Domenico Pettinari del M5S sottolinea: ” il progetto d’ingegneria naturalistica presentato da noi è più risolutivo e meno costoso. Si faccia da parte la logica di partito e si approvi un’opera utile all’Abruzzo”. Il progetto non risolve il problema, ha affermato il Consigliere Regionale del M5S, perchè non tiene conto degli affluenti del Pescara, i terreni argillosi non sono idonei all’opera e l’aspetto procedurale ha bisogno di numerose verifiche. Sono queste in sintesi le osservazioni del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici sul progetto delle vasche di  laminazione approvato dal Presidente della Giunta regionale D’Alfonso.

Il Consiglio Superiore dei lavori Pubblci nella seduta del 27 gennaio u.s. tra le altre cose scrive: ” risulta evidente ricordare l’insostenibile frequenza degli allagamenti della città di Pescara e del Porto ai quali, di per sé, l’opera progettata non sembra essere in grado di porre sostanziale rimedio…” Le osservazioni del poste, secondo l’esponente del M5S danno ragione al movimento che sin dall’inizio ha sollevato numerose perplessità su l’opera in cemento da 55 milioni di euro. Il M5S ha presentato un progetto alternativo meno impattante e più risolutiva, secondo Pettinari, così come auspicato dal consiglio Superiore dei lavori Pubblici.