Linfedema in Abruzzo: esperti a confronto

Un convegno per fare il punto sulla battaglia contro il Linfedema e per inquadrare il fenomeno in Abruzzo, il prossimo week end a Francavilla.

Il Linfedema è una patologia post-tumorale, ingravescente ed invalidante, che colpisce ogni anno migliaia di abruzzesi, e molti dei quali non sanno neanche di esserne affetti. dati, stime, rischi e conseguenze, oltre ad utili indicazioni circa sintomi e terapie, saranno al centro di un importante convegno in programma il prossimo week end a Francavilla al Mare. Tra i relatori Maria Antonietta Salmè, presidente dell’associazione “Resilia – linfa per la vita”; Ettore Cianchetti (Ex respondabile del dipartimento di Chirurgia senologica dell’ospedale di Ortona e Stefano Maceroni presidente regionale dell’Associazione Italiana Fisioterapisti. Nell’occasione sarà fatto anche il punto sulla normativa in materia, che nel 2015 ha visto il Governo inserire per la prima volta il Linfedema nel glossario dei livelli essenziali di assistenza (Lea), stabilendo una serie di prestazioni da garantire ai pazienti, anche se, ad oggi, solo alcune Regioni, come Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia e Sicilia, hanno recepito la normativa nazionale.

In Abruzzo, come nel resto dell’Italia, il linfedema colpisce il 60% delle donne ed il 40% degli uomini, come patologia post-tumorale si manifesta prevalentemente a seguito d’interventi chirurgici che riguardano il sistema linfatico e quindi anche le asportazioni di linfonodi in zona ascellare negli interventi, ad esempio, per il tumore al seno. L’ex responsabile del dipartimento di Chirurgia senologica dell’Ospedale di Ortona Ettore Cianchetti, nel ricordare l’importanza della prevenzione attraverso specifici regimi alimentari ed attività fisica post operatorie, ma anche ad esempio, attraverso sedute di agopuntura, ci da qualche dato sul fenomeno nella nostra Regione:

“Ci sono almeno 1200 casi di tumore al seno in Abruzzo ogni anno, e potenzialmente ognuno di questi corre il serio rischio di vedersi manifestare il linfedema. Per quanto riguarda gli interventi di asportazione di cellule tumorali in altre zone del corpo, va detto che, ad esempio, per gli uomini i dati sono minimi.”

L’incontro internazionale formativo/informativo che si terrà il prossimo week end all’Hotel Villa Maria di Francavilla al mare e che vedrà i massimi esperti a confronto in due specifiche giornate con tanto di corsi di formazione specifici, ha anche lo scopo di sensibilizzare addetti ai lavori, ma anche potenziali pazienti, sul fenomeno che non va assolutamente sottovalutato, inoltre, essendo questa una patologia riconosciuta all’interno dei Livelli Essenziali di assistenza soltanto di recente, è l’occasione anche per sollecitare le Regioni a recepire la normativa, tra queste anche l’Abruzzo:

“Si purtroppo sono solo tre le Regioni che hanno recepito – precisa Maria Antonietta Salmè dell’associazione Resilia – tra queste non c’è l’Abruzzo, ma con la collaborazione avviata da qualche tempo con l’assessore Nicoletta Verì, particolarmente sensibile a questi temi, confidiamo che molto presto il problema verrà risolto.”

A giocare un ruolo fondamentale, tra l’altro, nella cura di questa patologia che ricordiamo se non affrontata in tempo rischia di essere invalidante, la fisioterapia ecco perché tra i promotori dell’incontro anche l’Associazione Italiana Fisioterapisti:

“La fisioterapia gioca un ruolo chiave nella cura del Linfedema – ci spiega Stefano Maceroni presidente regionale di Aifi – ecco perché abbiamo voluto dare un forte contributo all’associazione di questo incontro anche con una serie di corsi, con tanto di accreditamento, rivolti a giovani fisioterapisti.”

Il servizio del Tg8