L’Aquila, università: domani si vota per il nuovo rettore. Il bilancio di Inverardi

Domani ci sarà la prima votazione per la scelta del nuovo rettore dell’università dell’Aquila. Una scelta che dovrà cadere tra i due candidati – i professori Edoardo Alesse e Carlo Masciocchi -.

Finisce, dunque, l’era Inverardi, la rettrice ricercatrice conosciuta a livello internazionale, che forse passerà nella storia dell’ateneo aquilano come colei che, con duro pugno e pungolo, ha traghettato l’università da un regime di emergenza per il superamento della crisi post-sisma – dunque artificiale, gonfiato e falsato dal regime di straordinarietà con sei anni di sospensione delle tasse universitarie, – alla normalità. Incassando anche tante critiche, ostacoli, polemiche. Ma oggi la rettrice può dire di avere avuto ragione.

L’Università dell’Aquila si staglia finalmente nel panorama abruzzese e soprattutto nazionale con orgoglio, tra le più accreditate anche da Almalaurea . La ricerca cresce, i rapporti internazionali anche, nuovi corsi unici in Italia sono stati avviati o stanno per partire, nuovi laboratori di ricerca, internazionalizzazione, rapporti con scienziati e multinazionali di tutto il mondo. Una sfida che l’ateneo – questo è il messaggio al suo successore – deve mantenere anche nel futuro.

Ma anche i numeri contano. Gli iscritti nell’anno accademico 2018/2019 sono 17.824, gli immatricolati 5.602. Numeri relativi ai corsi triennali e magistrali, dunque parziali, ai quali bisognerà aggiungere, a fine estate, circa 3mila iscritti nelle specialistiche, dottorati, master, tfa per il sostegno e altri crediti. Un trend che fa dire alla rettrice Inverardi che

globalmente l’ateneo dell’Aquila è in crescita, o in linea con i dati dell’anno accademico 2017/2018, con numeri che in termini percentuali oscillano da un corso all’altro.

“Nessun corso è crollato – sottolinea la rettrice – e si è ridistribuito all’interno facendo crescere alcuni corsi tecnologici rispetto ai quali l’ateneo aquilano è all’avanguardia”.