L’Aquila, tasse sospese post-sisma. Apindustria: “Basta con le proroghe, adesso servono i fatti”

“Il silenzio tombale che cala dopo il raggiungimento di un pur minimo risultato è diventata una prassi”. Il commento amaro è del segretario generale di Apindustria L’Aquila, Massimiliano Marifiamma.

Marifiamma interviene sulla sulla mancanza di attenzione della politica e delle istituzioni da diverse settimane ormai, sulla questione ancora irrisolta delle tasse sospese nel post-sisma alle imprese dell’Aquila e ritenute dall’Europa aiuti di Stato in grado di distorcere il mercato e,dunque, da restituire. Una questione che dopo aver tenuto banco per mesi, con una manifestazione di protesta alla quale ad aprile hanno partecipato migliaia di persone e anche rappresentanti della politica nazionale in campagna elettorale, ora sembra essere finita nel dimenticatoio. L’appello di Marifiamma è a riprendere la discussione e soprattutto a cercare una soluzioe normativa cessando la via infinita e inconcludente delle proroghe.

Occorre convocare il tavolo istituzionale da parte del presidente Giovanni Lolli – tavolo che tornerà a riunirsi lunedì pomeriggio, ndr -, “sia con l’attuazione della promessa, reiterata a suo tempo dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri Giancarlo Giorgetti, di intavolare questa discussione specifica con la Commissione europea”, spiega Marifiamma.

Il termine per la presentazione della documentazione richiesta dalla commissaria straordinaria, Maria Margherita Calabrò, non è il 23 settembre, ma il 31 dicembre 2018. Una proroga che non elimina il problema, che dev’essere affrontato con un impianto normativo. Lundì alle 17 tornerà a riunirsi il tavolo tecnico coordinato dal presidente vicario della Regione Abruzzo Giovanni Lolli, tavolo che vuole ottenere l’innalzamento della soglia del de minimis a 500 mila euro.

Intanto bocciati ieri in commissione gli emendamenti della deputata del Partito democratico Stefania Pezzopane, con i quali si chiedeva di allungare ancora i tempi della presentazione dei documenti richiesti alle aziende per la restituzione delle tasse sospese nel 2009.

Il tempo corre e la trattativa con la Ue non è nemmeno iniziata. Il Governo – scrive Pezzopane – sfugge al confronto ed è gravissimo il comportamento dei rappresentanti dell’esecutivo in commissione. Ho avuto la netta sensazione, infatti, che non sapessero proprio cosa dire e che quindi abbiano preferito tacere, senza rispondere alle mie richieste di conoscere lo stato dell’arte di questa vicenda.

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