L’Aquila, Solisti Aquilani: parte il 31 ottobre la 51esima stagione concertistica

Al via il 31 ottobre la cinquantunesima stagione concertistica dei Solisti Aquilani. Sarà una vetrina delle principali produzioni dei Solisti.

Un’attività cominciata il 21 aprile del 1968 che ha varcato quest’anno la soglia dei 50 anni con un’attività che non ha conosciuto sosta con migliaia di concerti in tutta Italia e in tutti i continenti, registrazioni discografiche, brani commissionati, collaborazione autorevoli. la stagione si concluderà il 6 maggio 2020: tanti gli appuntamenti in programma previsti nel corso dell’attività artistica di questo anno e che vedranno i solisti Aquilani ospiti delle più importanti società concertistiche in Italia e all’estero, come spiega il direttore artistico dei Solisti Maurizio Cocciolito.

Il quale si associa all’appello delle altre associazioni culturali sulla penuria di spazi artistici all’Aquila necessari per garantire dignità alle attività culturali.

LA NOTA COMPLETA DEI SOLISTI:

Cinquantuno anni portati con leggerezza, a partire da quel 21 aprile del 1968 con il primo concerto all’Auditorium del Castello Cinquecentesco. Da allora l’attività del complesso non ha conosciuto sosta con migliaia di concerti in tutta Italia e in tutti i continenti, registrazioni discografiche, brani commissionati, collaborazioni autorevolissime: solo per citarne alcune, Vladimir Ashkenazy, Jean Pierre Rampal, Severino Gazzelloni, Michele Campanella, Dee Dee Bridgewater, Salvatore Accardo, Renato Bruson, Luis Bacalov, John Malkovich, e ultimamente Shlomo Mintz, Mario Brunello, Giovanni Sollima, Richard Galliano, Vinicio Capossela.

Un percorso lungo che ha intercettato anche il mondo della scuola, della formazione, dell’impegno sociale e che ha conosciuto la ribalta internazionale di palcoscenici prestigiosi, templi della musica come la Filarmonica di Berlino o esclusivi come il Palazzo delle Nazioni Unite, il Palazzo del Quirinale, il Parlamento Europeo e la Camera dei Deputati. Ma anche tanti piccoli comuni abruzzesi e non solo, nel rispetto del dettato statutario: diffondere la musica anche nei luoghi che hanno minore accesso alla offerta culturale.
Tanti gli appuntamenti in programma previsti nel corso della attività artistica 2019-2020 che vedono I Solisti Aquilani ospiti delle più importanti società concertistiche in Italia e all’estero.

Nell’ambito delle attività promosse, torna l’ormai consueto omaggio alla città dell’Aquila con “Musica per la città” che prenderà il via il prossimo 31 ottobre e si concluderà il 6 maggio: un ventaglio delle migliori produzioni che I Solisti Aquilani porteranno in Italia e nel mondo. E di ampio spettro è il cartellone che mescola con equilibrio i grandi classici, la musica contemporanea, prime esecuzioni assolute, musica jazz e tanti ospiti prestigiosi.

L’apertura della rassegna (31 ottobre) è affidata a Paolo Carlini, straordinario interprete del più importante repertorio per fagotto e orchestra a fianco di direttori quali Hubert Soudant, Donato Renzetti, Peter Maag, Lu Jia, Gabriele Ferro, Daniele Rustioni, Luca Pfaff, Nicola Paszkowsky. Per l’occasione sarà eseguita una “prima assoluta” commissionata dai Solisti Aquilani al compositore Marco Tutino. Sul podio Alessandro Cadario, direttore principale dell’Orchestra dei Pomeriggi Musicali di Milano.
Torna (5 novembre) nella doppia veste di direttore e solista Michele Campanella, artista di temperamento assai versatile. Inizia la carriera come pianista virtuoso per poi allargare i suoi orizzonti alla direzione d’orchestra e alla saggistica, sino a essere oggi punto di riferimento imprescindibile della musica in Italia e il più accreditato interprete, nel panorama internazionale, di Liszt.
Il 19 novembre sul podio Carlo Boccadoro. Compositore, direttore d’orchestra, divulgatore, instancabile “agitatore” culturale, Boccadoro è uno dei musicisti che con maggior ostinata naturalezza si muove attraverso i generi e i linguaggi, in un rifiuto di quelle convenzioni che spesso impediscono una più ampia e consapevole fruizione delle sonorità della musica contemporanea. Al pianoforte Marco Scolastra in una “prima esecuzione” commissionata alla compositrice Silvia Colasanti. Il 26 novembre è il turno di Vera Beths, la grande violinista olandese più volte solista con direttori quali Bernard Haitink, Kiril Kondrashin, Jean Fournet, Lorin Maazel. Ha un vivo interesse per la musica contemporanea e ha ispirato compositori come Peter Schat, Louis Andriessen, Geert van Keulen e Philip Glass che hanno scritto per lei.
Protagonista del concerto del 13 dicembre sarà Daniele Roccato, contrabbassista e compositore. Per lui hanno scritto Gavin Bryars, Julio Estrada, Ivan Fedele, Hans Werner Henze, Terry Riley, Stefano Scodanibbio e Sofia Gubaidulina. E a ridosso del Natale, il 20 dicembre, ci sarà Simona Molinari, cantautrice e musicista jazz tra le più apprezzate del panorama musicale italiano, aquilana di adozione, che ha collaborato e duettato con artisti di fama mondiale.
Il 2020 si apre con un concerto (16 gennaio) diretto da un altro eclettico musicista, Pietro Borgonovo, oboista tra i più apprezzati nel panorama internazionale e con la passione per la direzione d’orchestra.
L’omaggio al grande compositore tedesco Max Bruch, a cento anni dalla morte, animerà il concerto del 12 febbraio, solista Gianluca Saggini, prima viola dei Solisti Aquilani.
Un tris di assi per gli appuntamenti conclusivi. Il 12 marzo è la volta dell’israeliano Pinchas Zukerman, uno dei più grandi violinisti al mondo, solista con Mehta, Maazel, Sawallisch, Baremboin. Più volte vincitore del Grammy Award. Zukerman è universalmente riconosciuto per il suo prodigioso talento artistico ed ha ispirato numerosi giovani musicisti nell’arco di tutta la sua vita.
Un felice ritorno quello del 22 aprile: Richard Galliano, il virtuoso della fisarmonica e del bandoneon, un artista che è stato capace di rinnovare l’immagine di uno strumento come la fisarmonica, spaziando tra molteplici stili musicali, flirtando con la salsa, fondendosi con il tango, senza però mai perdere la sua anima, profondamente ancorata alle sue radici italo-francesi. Con lui sul palco il flautista Massimo Mercelli.
Tocca ad un altro “amico” storico dei Solisti Aquilani, Mario Brunello, nella doppia veste di direttore e violoncello solista, chiudere il 6 maggio la rassegna. Nel 1986 è stato il primo artista italiano a vincere il Concorso Čaikovskij di Mosca che lo ha proiettato sulla scena internazionale. Tra i suoi impegni portare avanti un progetto culturale che veda la musica vivere anche fuori dalle sale da concerto, portata più vicina alla gente senza paura dell’apertura, della contaminazione con altri spazi, con altri linguaggi senza per questo perdere qualità.