L’Aquila, maltempo. Protezione civile: un piano “elastico” e cittadini “attivi”

Un piano di protezione civile più “elastico”, basato su una sorta di mutuo-aiuto tra enti e istituzioni che potranno mettere così a disposizione i loro mezzi in base alle esigenze e alle emergenze che si verificheranno nei giorni di maltempo previsto. Coinvolgimento, poi, di tutte le istituzioni, le società e gli organismi di gestione della viabilità, come società autostradali, Anas, Province e Comuni e poi anche Enel e Terna.

La macchina organizzativa della Protezione civile si prepara ad affrontare l’ondata di maltempo che arriva dalla Russia, e che nelle prossime ore – soprattutto a partire da lunedì notte – potrebbe portare disagi sulla nostra regione, nel Teramo e nel Pescarese soprattutto per la pioggia e il rischio esondazioni; nell’Aquilano per la neve e il gelo.

In caso di neve, è stata stabilita una collaborazione con le società di gestione delle autostrade: saranno i volontari della protezione civile regionale a prestare soccorso in caso di necessità, portando non solo coperte, ma anche viveri e bevande calde che verranno messe a disposizione dai gestori commerciali delle aree di sosta e i costi a carico del gestore. Mentre sono in corso a partire da oggi una serie di riunioni con il Centro operativo della viabilità presso la prefettura dell’Aquila (e che coinvolge tutte le Province abruzzesi) la sala operativa della Protezione civile da oggi almeno fino a lunedì resterà allertata e attiva 24 ore su 24.

Circa 120 i mezzi fuoristrada attrezzati e con ruote motrici, pronti a scandagliare il territorio in caso di necessità, a cui si aggiungono 20 gruppi elettrogeni messi a disposizione dalle organizzazioni di volontariato (che sono la vera forza del sistema di Protezione civile, 160 in tutta la regione, per un totale di 7mila volontari) e 25 idrovore.

Un aspetto importante dell’organizzazione è la partecipazione attiva dei cittadini stessi: è compito dei sindaci e dei Comuni (con cui la Protezione civile ha organizzato una serie di incontri tra novembre e dicembre) informare i cittadini dell’esistenza di un proprio piano di emergenza. Le popolazioni dovranno agire in modo da prevenire eventuali disagi: ad esempio facendo scorta di alimenti, di carburante, medicinali, evitando di prendere l’auto. Gli autotrasportatori dovranno evitare di percorrere quelle arterie stradali (ma anche le autostrade in caso di neve abbondante) per non intasare e bloccare la circolazione.

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