L’Aquila: tre giorni all’insegna del made in Italy alimentare e agricolo

Dieci anni dopo il sisma il centro storico dell’Aquila torna a rinascere all’insegna del cibo made in Italy. Aprirà le porte, venerdì 28 giugno alle ore 10.30 in Piazza del Duomo, l’evento “L’Aquila made in Italy: valori e progetti dieci anni dopo il sisma”.

Promosso da Coldiretti Abruzzo, per tre giorni, da venerdì alle ore 10.00 a domenica alle ore 20.00, l’evento animerà la piazza più conosciuta del capoluogo abruzzese per lanciare un messaggio di rinascita e ricostruzione con gli imprenditori agricoli di Coldiretti. Verranno allestiti un mercato di Campagna Amica, anche con le tipicità delle zone colpite dai terremoti del 2009 e del 2016-17, laboratori per bambini e laboratori del gusto, aree per lo street food e uno spazio riservato alla riflessione con una serie di seminari e tavole rotonde in cui verranno trattati i tempi più importanti per il futuro dell’economia non solo aquilana ma abruzzese. Ad aprire la manifestazione l’inno di Mameli cantato dal tenore Alberto Martinelli e dalla soprano Ylenia Scimia: seguirà la cerimonia di inaugurazione con la presenza del sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi, del presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio, del cardinale Giuseppe Petrocchi (arcivescovo metropolita dell’Aquila) e del Presidente nazionale di Coldiretti Ettore Pradini. A seguire, il convegno “Il valore del made in Italy per una ricostruzione di valore” con gli interventi dei presidenti Coldiretti delle regioni terremotate Maria Letizia Gardoni (Marche), Albano Agabiti (Umbria), David Granieri (Lazio) e Silvano Di Primio (Abruzzo), del medico aquilano Romeo Pulsoni e dell’assessore alle politiche agricole della Regione Abruzzo Emanuele Imprudente.

“Un momento di riflessione da cui ci auspichiamo scaturiscano proposte ed impegni concreti – dice Coldiretti Abruzzo – ma sarà anche un momento di confronto per capire lo stato delle regioni che sono state colpite dal sisma, con particolare riferimento alle scosse del 2016-2017. L’Abruzzo resta la regione simbolo del sisma perché colpita due volte, ma ci sono anche altre realtà come l’Umbria, il Lazio e le Marche che hanno vissuto le nostre difficoltà e cercano di riscattarsi. In tal senso il cibo è una grande opportunità perché ha in sé valore economico, sociale, identitario e di prossimità da cui rilanciare non solo una regione ma l’intero Paese”.

Sarà, quindi, l’agroalimentare in tutte le sue sfumature il vero protagonista dei tre giorni: settanta aziende di Campagna Amica in vendita diretta provenienti da tutto Abruzzo e dalle regioni terremotate, due spazi dedicati alle eccellenze dello street food a chilometro zero, una cucina degli agricoltori con distribuzione gratuita di pasta, laboratori didattici con le imprenditrici agricole di Coldiretti Donne Impresa e un’arca di Noè con gli animali della fattoria, oltre naturalmente ai punti informativi e alla raccolta firme promossa da Coldiretti nei confronti dell’Unione europea per una etichetta d’origine comune a tutti i paesi Ue.