L’Aquila, Coronavirus. Stop dei cantieri edili: il Governo chiede di sospendere l’ordinanza

Imprese edili di tutto Abruzzo verso la chiusura. Dopo diversi annunci e dichiarazioni sullo stop delle attività edili (sollecitato per primo dal consigliere regionale del Pd Pierpaolo Pietrucci) il Governo chiede al governatore Marsilio di congelare l’ordinanza che sospende i cantieri edili.

Ordinanza prevista a partire da lunedì prossimo. Testo pronto per la firma, come è circolato per ore, ma in realtà ancora al vaglio dei sindacati e delle parti sociali per le loro osservazioni. Dunque bisognerà attendere ancora qualche ora per lo stop ufficiale ai cantieri dell’edilizia – tutta l’edilizia e non soltanto quella legata agli interventi di ricostruzione in Abruzzo e nel cratere del Centro Italia – sollecitata dall’Ance anche nazionale oltre che da sindaci, sindacati, operai, imprenditori.

Nonostante il testo dell’ordinanza, annunciata ieri dal presidente Marco Marsilio, sia già pronto, il presidente ha ricevuto forti sollecitazioni dal Governo affinché soprassieda dall’intento di emanarla: in sostanza si chiede al governatore abruzzese di aspettare l’esito del confronto di oggi tra il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte e le parti sociali, dal quale potrebbero uscire importanti novità. Il ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia – che ha ribadito che non si può “spegnere all’improvviso la luce al Paese” in riferimento all’impossibilità di bloccare all’improvviso tutte le attività economiche, come chiesto da più parti – ha convocato una nuova riunione in videoconferenza con le Regioni alla quale parteciperà anche Marsilio, che ha intanto chiesto alle parti sociali e sindacali, alle quali ha inviato la bozza per le loro osservazioni, di fare la stessa opera di confronto e valutazione con le rappresentanze nazionali. L’obiettivo è fornire al Presidente Marsilio elementi utili per prendere la sua decisione finale che dovrà assumere.

In quella che è la regione d’Italia con la più grande percentuale e intensità di cantieri edili (con la provincia dell’Aquila e il cratere 2009 a farla da padrona – 1.500 gli operai secondo i dati dell’Ance- ) la questione sta diventando prioritaria. Come gestire la compresenza di tanti operai in un cantiere? Persone che spesso si spostano in pulmini o altri mezzi in gruppo e che provengono da territori diversi? Come si fa a stabilire la distanza di un metro tra operai che devo insieme lavorare per una cosiddetta gettata di cemento, per porre tubi, basi, impalcature? A esortare con forza la chiusura dei cantieri edili ieri è stata anche la Asl dell’Aquila:

Una misura – sostengono i vertici aziendali – necessaria per bloccare il pendolarismo quotidiano di maestranze, tecnici e imprenditori.

Un appello accorato alle istituzioni e al Governo arriva anche dalla vice presidente dell’Ance della provincia dell’Aquila Roberta Palermini: “Forniture chiuse, cantieri bloccati e operai a casa da pagare: i titolari delle aziende rischiano il collasso”, dice l’imprenditrice. A chiedere la sospensione dei cantieri della ricostruzione anche il sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi e l’ex assessore alla Ricostruzione del Comune dell’Aquila Pietro Di Stefano. Per quest’ultimo c’è un altro aspetto su cui occorre intervenire subito: la sospensione, da parte del Comune, delle penali per i costruttori legate ai ritardi della consegna dei lavori.
Per Di Stefano:

Si può trovare una linea mediana di compromesso ovvero lasciare libere le ditte di rimodulare la presenza delle maestranze in cantiere al fine di garantirne la sicurezza sanitaria purché, in caso di ritardi nello sforamento dei tempi di riconsegna, non vengano applicate le penali. Basta un provvedimento della giunta comunale e poi una disposizione del sindaco in tal senso. Magari facciamolo fino al 3 di aprile in modo da allinearci con i decreti emanati sul Coronavirus, vediamo che succede in seguito e poi si può aggiustare meglio la decisione. Insomma ce la potremmo risolvere da soli senza infilarci nelle complessità nazionali dove entrano in gioco altri ragionamenti sulle grandi opere, la tenuta dell’economia, la filiera dell’agro-alimentare.

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