Knockout game a Pescara, sgominata gang

Knockout game a Pescara, sgominata gang di giovanissimi grazie ad un’operazione congiunta Carabinieri e Polizia di Stato.

Due gli arresti e cinque le denunce per porre fine, almeno a Pescara,  alla squallida moda, tipica della movida violenta, in voga, purtroppo, in diverse località del mondo, che prevede un’aggressione vile ed improvvisa ad ignari passanti. Ma la terribile gang di giovani dai 14 ai 19 anni si é resa protagonista anche di molti altri episodi ed é accusata a vario titolo di rapina, estorsione, ricettazione, minacce aggravate e porto abusivo di armi. I primi fatti lo scorso giugno con una serie di aggressioni sul lungomare nord di Pescara, con le modalità tipiche del Knock-out game, anche con l’utilizzo di caschi ed altre armi contundenti, al grido di “KO!”. Quella sera furono tre i giovani a dover far ricorso alle cure dei medici del Pronto Soccorso. Alla vista delle volanti il gruppo di é dato alla fuga, tranne uno, il 18enne Francesco Parolise, colto in flagranza e subito arrestato. Da quegli episodi sono scattate indagini più approfondite  che hanno portato ad identificare e denunciare altri cinque componenti del branco. Intanto, nella notte tra il 19 ed il 20 luglio scorsi, un sedicenne, accompagnato dal padre, si é presentato in Questura dicendo di essere rimasto vittima di un’aggressione da parte di un ragazzo di 17 anni, poi identificato in uno dei componenti della gang. Il 17enne in questione, in realtà, era da tempo noto tra i giovani che abitualmente frequentano i locali del Lungomare Nord, perchè insieme ai suoi amici si comportava da bullo, girando armato di coltelli e divertendosi a molestare e minacciare i coetanei per le più assurde banalità, seminando il panico. Ancora un episodio il 28 luglio, poco dopo le 9 di mattina, due ragazzine appena sedicenni, lungo Corso Umberto, aggredite dal branco capeggiato dal terribile 17enne che, puntando un coltello alla gola delle malcapitate, si sono impossessate del contenuto delle loro borse. Già fermato ed identificato dai carabinieri, il primo agosto perchè sorpreso sulla strada parco con un motorino rubato e bene in vista alla cintola un coltello di 20 cm, il 17enne, lo scorso 5 agosto, intorno alle 14.30, ha aggredito nel parcheggio alla golena sud una donna di 37 anni, rubandole la borsa e dandole perfino un calcio alla schiena dopo averla strattonata a fatta cadere per terra. Grazie alle descrizioni della vittima il giovane é stato rintracciato a casa sua, arrestato e ristretto presso il Centro di Prima Accoglienza de L’Aquila. Dal suo arresto si é cominciato a sgretolare il muro di omertà e sono emersi altri episodi con protagonisti i compari del piccolo boss. Alla luce di questi fatti il Gip del Tribunale per i minorenni de L’Aquila Alessandro Giordano, su richiesta del Pm Antonio Altobelli, ha disposto per il 17enne (A.L. le sue iniziali) la misura cautelare della custodia in carcere presso un Istituto Penale Minorile e per un altro minore la misura cautelare del collocamento in comunità. Gli altri cinque della banda sono stati denunciati.

 

La conferenza stampa delle forze dell’ordine (Video)