Interrogazione M5S su rischio chiusura INGV L’Aquila

I deputati M5S presentano un’interrogazione sulla paventata chiusura dell’INGV di L’Aquila.

I pentastellati presenti nella commissione Ambiente e Cultura della Camera dei deputati rivolgono l’interrogazione, a prima firma di Patrizia Terzoni, al ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca. La richiesta di chiarimenti rivolta al ministro Giannini fa seguito a un’altra interrogazione, già presentata dal M5S in Regione Abruzzo, a firma del consigliere Riccardo Mercadante.

“Proprio mentre la terra torna a tremare violentemente al centro dell’Italia – si legge nell’interrogazione – l’ipotesi che la sede de L’Aquila dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia possa chiudere per mancanza di fondi è semplicemente insensata. Auspichiamo dunque che già nelle prossime ore arrivi una netta smentita rispetto alle indiscrezioni diffuse dai media. La sede dell’INGV de L’Aquila è stata istituita subito dopo il terremoto che colpì il capoluogo abruzzese nel 2009, grazie ad un accordo tra il MIUR e lo stesso Istituto. Non è neppure necessario sottolineare come quel territorio si trovi all’interno di quella rete di faglie che attraversano l’Appennino centrale tra Lazio, Abruzzo, Marche e Umbria: è la zona sismica più attiva del Paese. La chiusura di tale sede era prevista al termine dei primi cinque anni di attività, in data 31 dicembre 2015. Dopo la proroga di un anno, a breve scadrà la partnership con il Ministero e dunque, per consentire al centro di proseguire le sue attività, la prima ipotesi percorribile sembrerebbe essere l’attivazione di una convenzione tra l’INGV e la Regione Abruzzo. Per prima cosa nell’interrogazione chiediamo al ministro Giannini se corrisponda al vero la notizia relativa alla chiusura del centro de L’Aquila e, in caso di risposta affermativa, domandiamo al Miur se non ritenga necessario prolungare quell’accordo, anche alla luce dell’importanza che quella sede può avere anche al di là degli stretti confini regionali. Nel caso in cui la Regione Abruzzo intenda realmente sostituirsi al Miur nella partnership, auspichiamo che palesi quanto prima tale intenzione”.