Incendio discarica Cupello, per Forum H2O avvertimento mafioso?

 ”Segnale in stile mafioso, cosa accade all’Abruzzo?”. Se lo chiede il Forum H2O dopo l’incendio della discarica di Cupello.

“Una discarica sequestrata, con rifiuti provenienti da Campania, sud del Lazio, Puglia che per l’ennesima volta va a fuoco, per giunta quando ora è sotto sequestro e ci sono indagini proprio per stabilire l’esatta qualità di quei rifiuti. E’ l’ennesimo segnale inquietante, in perfetto stile mafioso, che incombe sul ciclo dei rifiuti in questa regione. Ovviamente le indagini dovranno chiarire i responsabili anche di questa azione ma la situazione appare di gravità inaudita se se si incendia addirittura una discarica posta sotto sequestro dalla Procura di Vasto a marzo 2019, con decreto confermato dal Riesame. Ricordiamo che l’indagine, condotta dai carabinieri dei NOE, è partita da un esposto della Stazione Ornitologica Abruzzese del novembre 2017, fondato anche sull’origine e sulla qualità dei rifiuti sversati nella discarica. Purtroppo constatiamo che a molti livelli non si è ancora ben compreso il livello della sfida posta all’intero Abruzzo e, a parte l’azione di alcuni degli amministratori locali dei comuni del comprensorio, continuano a esserci troppi silenzi o balbettii senza una risposta compatta di tutte le istituzioni e organizzazioni.” così il Comitato Difesa del Comprensorio Vastese davanti alle immagini della discarica in fiamme. “Fortunatamente, probabilmente anche per le condizioni ambientali di questi giorni, l’incendio non si è esteso ma il segnale è gravissimo. Tra l’altro cosa accadrà da qui all’estate, quando ci saranno 40 gradi? Crediamo sia necessario fare fronte comune e garantire un controllo severissimo del territorio. Certo è lunare dover constatare che senza essere in grado di affrontare le criticità dell’esistente vi siano ancora procedimenti aperti volti ad approvare nuove discariche in queste aree. Serve agire in fretta per riportare serenità a questo territorio, garantire il rispetto degli standard di qualità ambientale e organizzare il ciclo dei rifiuti in maniera virtuosa”, conclude il Comitato.