Guardie mediche Abruzzo, Pd chiede soluzione in Manovra

Guardie mediche Abruzzo: L’assessore regionale alla sanità e il capogruppo del Pd chiedono l’inserimento in Parlamento nella prossima Manovra, di una norma che faccia chiarezza.

Una lettera indirizzata al Capogruppo del Pd alla Camera, Ettore Rosato, per chiedere un intervento normativo ad hoc del Parlamento per individuare la forma legittima per restituire parte delle indennità, in correlazione a specifici obiettivi, ai medici di continuità assistenziale. E’ questo il contenuto della missiva firmata Mariani e Paolucci e concordata con tutti i Consiglieri del Pd. Nella lettera inviata all’onorevole del Pd vengono rimarcati i passaggi che hanno condotto la Regione Abruzzo a dover recuperare le somme a seguito del decreto della Procura Regionale dei Corte dei Conti, nel quale si evidenziava un elevato pregiudizio alle pubbliche finanze regionali derivante dalla pregressa ed attuale erogazione in favore dei medici di continuità assistenziale del compenso aggiuntivo orario di 4 euro a titolo di indennità per i rischi legati alla tipologia dell’incarico. “La decisione di questa Regione è stata dettata dal rispetto della normativa e delle disposizioni dell’Accordo collettivo nazionale – spiegano Mariani e Paolucci – e volta unicamente ad evitare il protrarsi di un potenziale pregiudizio per le finanze pubbliche, senza nessuna volontà di penalizzare o non valorizzare la professionalità dei medici di continuità assistenziale.” Nel frattempo le organizzazioni sindacali di categoria maggiormente rappresentative hanno messo in atto una serie di azioni di protesta e dichiarato lo stato di agitazione, comunicando alle istituzioni regionali che i medici di Continuità Assistenziale della Regione Abruzzo si atterranno strettamente a quanto previsto e regolamentato dai contratti nazionale e regionale, con conseguente esclusione di tutte quelle prestazioni extracontrattuali che fino ad ora la continuità assistenziale ha assicurato all’utenza per senso di responsabilità, supplendo anche a carenze di altri servizi. “Visto che la problematica investe anche altre Regioni italiane e che viene contestato l’Accordo integrativo regionale (AIR), in quanto in contrasto con l’Accordo Collettivo Nazionale per la disciplina dei rapporti con i MMG – aggiungono Mariani e Paolucci nella nota a Rosato – Le chiediamo un utile approfondimento della materia che conduca a fare chiarezza e ove possibile a trasformarlo in un provvedimento legislativo del Parlamento, da approvare in tempi brevi usufruendo eventualmente della finestra aperta della Manovra Statale.”

L'autore

Carmine Perantuono
Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.