Fiume Pescara, M5s: laghetti al posto delle vasche di cemento

Mille laghetti artificiali ricavati da invasi naturali esistenti al posto delle 5 enormi vasche di cemento previste dal progetto della maggioranza regionale per contenere l’esondazione del fiume Pescara.

Questa la proposta del Movimento 5 stelle, presentata questa mattina a margine del consiglio regionale, un progetto alternativo all’opera che la giunta di Luciano D’Alfonso finanzierà con 54 milioni di euro inseriti nel Masterplan. Con la stessa somma, insistono i grillini, si possono realizzare mille laghetti, una strada diversa che valorizza il territorio invece di riempirlo di colate di cemento.

I laghetti diffusi non sottrarrebbero acqua al fiume, ma raccoglierebbero quella piovana andando ad alleggerire la portata del fiume Pescara, e potrebbero diventare bacini per l’irrigazione delle colture locali ed essere messi a disposizione a scopi ricreativi, come gite e pic nic oppure per la pesca sportiva. Insuperabili secondo il movimento 5 stelle le criticità del progetto targato D’Alfonso, che sono state presentate al comitato per la Valutazione d’impatto ambientale che le discuterà giovedì 14 insieme a quelle presentate dai Comuni di Rosciano, Cepagatti (tra gli altri) e a quelle di numerosi cittadini.